Si è sciolto in lacrime, raccontando assieme al suo team medico sanitario come è nata la sperimentazione del Tocilizumab, il farmaco anti-artrite, per limitare l’avanzata del covid-19 sui pazienti contagiati.

L’oncologo e ricercatore dell’Istituto Pascale di Napoli Paolo Ascierto è stato il grande protagonista del ‘Don Diana Day’ a Casal di Principe (Caserta), dove gli è stato consegnato il ‘Premio nazionale don Diana-Per amore del mio popolo’. Una cerimonia che si è tenuta a Casa don Diana, bene confiscato alla camorra gestito dal Comitato don Peppe Diana.

Un racconto più volte interrotto dall’emozione dell’oncologo, che ha spiegato ai presenti, tra cui il ministro della Salute Roberto Speranza e il Procuratore Nazionale Antimafia Federico Cafiero De Raho, come il suo team ha trattato decine di casi di pazienti affetti dal Covid-19 con la sperimentazione del Tocilizumab.

Ascierto ha parlato anche del vaccino, “al quale stiamo anche noi contribuendo”. Il medicinale “sta nella fase di sperimentazione animale e per novembre dovremmo testarlo sull’uomo”, ha aggiunto l’oncologo. “I tempi purtroppo sono lunghi – continua il professore del Pascale – perché è necessario verificare bene che sia sicuro ed efficace. Inizieremo la fase sull’uomo e i risultati si avranno non prima della prossima estate”.

Gli altri riconoscimenti sono stati consegnati ad Aldo Policastro, Procuratore di Benevento, e a Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione con il Sud. Per la sezione Menzioni Speciali, il riconoscimento è andato a Cesare Moreno di Maestri di Strada, alla professoressa Eugenia Carfora, preside a Caivano, ad Antonio Gaudioso di Cittadinanzattiva e all’artista Jorit.

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