Come se già non ci fosse abbastanza confusione, caos nell’informazione, propaganda. La galassia No Vax ha partorito un altro capolavoro, questa volta sulla guerra in Ucraina: il Presidente della Russia Vladimir Putin avrebbe scatenato il conflitto per salvare l’intera umanità da un nuovo e terribile virus. Se in due anni di pandemia si pensava di aver visto e sentito di tutto, ogni nefandezza possibile o quasi, ecco: non era così.

La teoria viaggia sui canali Telegram dei No Vax e dei No Green Pass. Su alcuni gruppi circola anche un video del discorso in cui Putin annunciava l’invasione, nella notte tra il 23 e il 24 febbraio scorsi, dell’Ucraina sottotitolato non come avevano fatto i grandi media e i “giornaloni”. Complotti ovunque insomma. La teoria del virus è un altro delirio: la guerra è scoppiata in quanto un nuovo e terribile virus sarebbe stato messo a punto dagli scienziati ucraini con il sostegno, ovviamente, della Nato. Quella Nato che nelle manifestazioni di piazza contro la guerra dello scorso fine settimana in Italia è stata messa sullo stesso piano della Russia che ha aggredito un Paese dopo averne di fatto negato l’indipendenza.

“Questa tesi, diffusa sui canali riconducibili alla teoria di QAnon – scrive Il Messaggero – è rilanciata e avallata da contenuti che argomentano quelle che sarebbero le “reali” motivazioni dell’attacco russo. Tra le principali, ad esempio, la pubblicazione su un canale Telegram filo-russo di documenti del Ministero della Salute ucraino, poi acquisiti anche dal Ministero della Difesa russo, contenenti una lista di agenti patogeni distrutti nei laboratori di Poltava e Kharkiv, che alcuni scienziati stavano studiando in Ucraina”.

Tra i canali più attivi nel rilanciare la disinformazione pro-Russia ci sono The Storm Q17, nato come gruppo pro-Trump, con oltre 61mila iscritti e militante nella nota campagna QAnon, scriveva AdnKronos. La strategia di disinformazione sarebbe stata riscontrata anche sull’altro noto canale V_V e i canali a questo affiliati. Sugli stessi viaggia la propaganda No-Vax, No Green Pass e contro la fantomatica e onnipresente “dittatura sanitaria”.

A chi farneticava da anni di questa “dittatura sanitaria” Mosca ha risposto nei giorni scorsi, in svariati modi, rendendo plasticamente il funzionamento di uno Stato quantomeno autoritario. La settimana scorsa la Duma ha innalzato a 15 anni gli anni di reclusione per chi diffonde quelle che per il Cremlino sono fake news. La decisione dopo la proibizione di utilizzare le parole “guerra” e “invasione” ai media – Putin ha parlato di operazioni per “smilitarizzare” e “denazificare” l’Ucraina. Secondo il progetto indipendente dell’ong OVD-Info almeno 150 tra inviati e corrispondenti hanno lasciato il Paese.

Avatar photo

Giornalista. Ha studiato Scienze della Comunicazione. Specializzazione in editoria. Scrive principalmente di cronaca, spettacoli e sport occasionalmente. Appassionato di televisione e teatro.