Dopo il dato sulle morti nel 2020, circa centomila in più sul totale in Italia rispetto all’anno precedente, una nuova indagine sull’impatto che la pandemia ha avuto sulla mortalità nel nostro Paese rileva quanto il Covid abbia inciso sull’aspettativa di vita. A certificarlo è il centro studi Nebo per il Sole 24 Ore, che ha elaborato i dati Istat sui bilanci demografici e i numeri sulla mortalità: le donne vivono in media un anno in meno, gli uomini un anno e mezzo. Con alcune zone tra cui Cremona, Lodi e Bergamo – le più colpite nel 2020 – che vedono l’aspettativa di vita tornare indietro al 2005 quando era sotto i 79 anni per gli uomini e gli 84 per le donne.

I numeri che fotografano il trend nascite e morti degli ultimi mesi, tra calo delle nascite e +21% della mortalità rispetto alla media 2015/2019 tra marzo e dicembre, pari a 108.178 decessi, certificano dunque il taglio dell’orizzonte di vita: a livello nazionale siamo tornati indietro al 2012.

L’elaborazione è stata fatta quando ancora non erano disponibili gli effetti della seconda ondata. Su questo aspetto si era soffermato anche Mario Draghi nel suo discorso di insediamento da presidente del Consiglio al Senato: “L’aspettativa di vita a causa della pandemia è diminuita, fino a 4 o 5 anni nelle zone di maggior contagio”, aveva detto, aggiungendo che “un calo simile non si registrava dai tempi delle guerre mondiali”.

Nel periodo fino al 1918 infatti la speranza di vita si dimezzò. Da quel momento però l’indicatore è sempre andato crescendo, con l’eccezione del 2003, quando ci fu un’estate particolarmente calda, e del 2015, con un inverno rigido e un’epidemia influenzale molto grave. Con la pandemia, nel 2020 la speranza di vita è drasticamente calata in tutto il Paese. In particolare, in Lombardia ad esempio gli uomini perdono 2,7 anni di vita e le donne 2,1.

In generale i più penalizzati ovunque sono gli uomini, per cui la vita si accorcia di tre anni anche a Piacenza e Parma, di due e mezzo ad Alessandria e Vercelli. Trend particolarmente negativo al Sud, a Foggia e Crotone (2,4 e 2,2 anni in meno), a Caserta, Napoli, Avellino, Enna e Siracusa con speranza di vita sotto i 79 anni.

Tra le grandi città, colpita soprattutto Milano (2,5 anni di vita in meno per gli uomini, 1,8 per le donne), che torna a una speranza di vita di 79 anni, come 11 anni fa. Peggiora l’aspettativa anche a Genova e Torino, Napoli e Palermo, mentre le altre metropoli hanno dati migliori rispetto alla media nazionale.

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Napoletano, Giornalista praticante, nato nel ’95. Ha collaborato con Fanpage e Avvenire. Laureato in lingue, parla molto bene in inglese e molto male in tedesco. Un master in giornalismo alla Lumsa di Roma. Ex arbitro di calcio. Ossessionato dall'ordine. Appassionato in ordine sparso di politica, Lego, arte, calcio e Simpson.