Le forze armate russe hanno sequestrato un secondo sindaco ucraino. A riportarlo è il Kyiv Independent, che cita l’allarme lanciato dal capo dell’amministrazione statale regionale di Zaporizhia, Oleksandr Starukh.

Militari fedeli al Cremlino hanno infatti sequestrato il primo cittadino di Dniprorudne, centro di circa 20mila abitanti della regione di Zaporizhzhia, occupato dalle forze armate.

Yevhen Matveyev sarebbe ora in mano ai militari russi ma non è chiaro dove sia stato condotto. “I crimini di guerra stanno diventando sistemici”, ha denunciato il governatore della regione di Zaporizhzhia Olexandr Starukh.

Il precedente di Melitopol 

Si tratta del secondo sindaco ucraino rapito dalle forze armate russe dall’inizio del conflitto: il primo è Ivan Fedorov, il primo cittadino di Melitopol accusato di “terrorismo” dall’ufficio del procuratore per la regione separatista di Luhansk e ancora in mano ai militari russi.

Sindaco che, secondo quanto affermato sabato dal presidente ucraino Volodymyr Zelenski n un incontro con la stampa straniera, sarebbe “vivo, ma lo stanno torturando” perché dichiari il suo sostegno alla Russia in un video.

Ieri a Melitopol centinaia di persone sono scese in strada per protestare e chiedere il rilascio del sindaco, che i militari russi hanno rapito e portato via con la testa coperta da una busta di plastica, come mostrano anche le immagini di una telecamera di sicurezza che sembrano proprio mostrare la scena in cui Fedorov viene portato via da una decina di soldati russi.

Il governo fantoccio in città

Ma nella città occupata dai militari russi, il Cremlino starebbe già lavorando per instaurare un governo fantoccio. Sarebbe infatti entrata in carica un nuovo sindaco, Galina Danilchenko, ex consigliere comunale della città, non eletta dal popolo e presentata come primo cittadino ad interim da una tv locale.

Danilchenko ha sostenuto nel filmato che è stato formato un “comitato del popolo” per amministrare la città, chiedendo alla popolazione di adeguarsi a questa nuova condizione. La nuova ‘sindaca’ ha inoltre definito “estremisti” i manifestanti che sabato hanno protestato nella piazza principale di Melitopol, chiedendo la liberazione di Fedorov. 

Danilchenko ha inoltre affermato che il suo compito principale è “prendere tutte le misure necessarie per riportare la città alla normalità“.

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia