Sono finite in tribunale la maestra di Torino licenziata dopo che l’ex fidanzato ha diffuso foto nella loro intimità, la direttrice della scuola dove lavorava e che avrebbe spinto al licenziamento la ragazza per le foto e la mamma che le ha diffuse. Le tre si sono incontrate davanti al giudice. La maestra, vittima di revenge porn, ha reso la sua drammatica testimonianza: “Finalmente ho potuto raccontare tutta la verità di quanto è successo: è stata dura ma mi sono tolta un peso dalla stomaco” ha detto.
Niente giornalisti al processo, che è ripreso oggi a Torino. Il giudice, Modestino Villani, ha allontanato i tre cronisti presenti richiamandosi alla necessità di evitare ingresso in aula di una quantità eccessiva di persone per via della questione Covid. A Palazzo di Giustizia fin dallo scorso marzo sono state prese delle misure per evitare assembramenti e situazioni a rischio. Ai giudici è comunque lasciata ampia discrezionalità sugli accorgimenti da prendere nel corso delle udienze.
L’incubo per la maestra è iniziato nel 2018 quando l’ex fidanzato aveva pubblicato nel gruppo con gli amici del calcetto 28 foto e 2 video dei due in atteggiamento molto intimo. Lei gli aveva intimato di toglierle subito ma lui aveva rifiutato di farlo. La moglie di uno degli amici del calcetto aveva poi riconosciuto la ragazza come una delle maestre di sua figlia.
La mamma subito denunciò il fatto alla direttrice della scuola materna che convocò una riunione con gli insegnati mostrando le foto circolate per dimostrare che il fatto avrebbe fatto calare il numero di iscrizioni nella scuola. La ragazza aveva provato a spiegare di essere la vittima e di non aver dato alcuna autorizzazione a rendere pubbliche quelle foto, ma alla fine si era licenziata di fronte alla minaccia che altrimenti avrebbe avuto un “marchio per tutta la vita e non avrebbe trovato più un altro lavoro”. Intanto l’ex fidanzato, ha chiesto di poter essere messo alla prova con lavori socialmente utili che il giudice ha già stabilito per la durata di un anno.
© Riproduzione riservata