Qualche lupo tentò di resistere e dare l’allarme, uno in particolare, Ghino di Tacco il suo nome di battaglia, prima dell’esilio pronunciò un ultimo appello agli altri capo branco nel tentativo di metterli in guardia sulla loro stessa fine
“Nella vita democratica di una Nazione non c’è nulla di peggio del vuoto politico. Nel vuoto tutto si logora, si disgrega e si decompone. C’è un problema di moralizzazione nella vita pubblica che deve essere affrontato con serietà e con rigore, senza infingimenti, ipocrisie, ingiustizie, processi sommari e grida spagnolesche…tutti sanno che buona parte del finanziamento politico è irregolare o illegale… Se gran parte di questa materia deve essere considerata materia puramente criminale, allora gran parte del sistema sarebbe un sistema criminale. Non credo che ci sia nessuno in quest’Aula, responsabile politico di organizzazioni importanti, che possa alzarsi e pronunciare un giuramento in senso contrario a quanto affermo: presto o tardi i fatti si incaricherebbero di dichiararlo spergiuro… “tutti sapevano e nessuno parlava”.

Un finanziamento irregolare ed illegale al sistema politico, non è e non può essere considerato ed utilizzato da nessuno come un esplosivo per far saltare un sistema, per delegittimare una classe politica, per creare un clima nel quale di certo non possono nascere né le correzioni che si impongono né un’opera di risanamento efficace, ma solo la disgregazione e l’avventura”. A quella prima caccia molte ne sono seguite, ripetendo ciclicamente il medesimo schema: attesa, osservazione, congiura e azione. I ranger ben piazzati e armati hanno con pazienza atteso e osservato come nuovi leader formassero il loro branco e dominassero territori sempre più vasti, con il successo è arrivata la congiura e poi l’azione distruttiva.

I rangers, guidati dall’estremo giustizialismo, desideravano il potere dei lupi e il loro territorio, non contenti di far rispettare l’ordine e le leggi volute dai leader, hanno indebolito e condannato ogni nuovo capo branco, con la promessa di agire per il bene di tutti gli abitanti del bosco, i cittadini.