Caccia al sospettato
Rio De Janeiro, l’attore Jeff Machado trovato morto in una cassa sepolta in un giardino. Braccia sopra la testa e un filo legato al collo

Terribile scoperta nel giardino di una proprietà a Campo Grande, Rio de Janeiro. I resti dell’attore, giornalista e imprenditore Jeff Machado sono stati ritrovati all’interno di un baule sepolto e cementato due metri sotto terra. Il corpo aveva un filo intorno al collo e le braccia erano legate sopra la testa. Probabilmente è stato strangolato.
Machado era scomparso da casa lo scorso 27 gennaio. Gli investigatori sono al lavoro per scoprire l’identità dell’assassino (o degli assassini) e altri particolari del delitto. Secondo le prime indiscrezioni, il principale sospettato del delitto sarebbe Bruno Larrubia, un amico di Machado, ora latitante.
Giorni dopo la scomparsa dell’attore, Larrubia avrebbe tentato di vendere i beni della vittima, tra cui un’auto e la casa e avrebbe detto ai familiari di Machado che si trattava di una richiesta dello stesso Jeff. Affermazione che ha immediatamente allarmato la famiglia dell’attore. Nelle settimane precedenti al ritrovamento del corpo, la madre dell’attore, Maria das Dores Machado, ha ricevuto alcuni messaggi da parte di Jeff su Whatsapp, ma si è insospettita perché non sembravano scritti dal figlio. Prima della denuncia di scomparsa anche i vicini di Machado si preoccupati per aver visto i suoi otto cani vagare da soli per l’isolato.
Un’amica dei Machado ha dichiarato che sin dai primi momenti i familiari hanno pensato che Larrubia fosse il responsabile della scomparsa del loro congiunto: ritengono che l’uomo abbia ucciso il loro caro durante una riunione di lavoro a casa sua e poi, insieme a un complice, abbia occultato il cadavere.
Per Machado il successo come attore era arrivato per grazie alla telenovela «Reis» su RecordTv. Nel 1997 l’attore si era trasferito a Rio de Janeiro per iniziare a lavorare a produzioni di alto livello. Solo nel 2008 però Machado era tornato nel suo stato natale, nella capitale Florianapolis, dove aveva iniziato a lavorare come giornalista cambiando radicalmente professione.
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