Sansonetti coglie una questione cruciale sullo scioglimento ineluttabile del movimento grillino. La loro caduta è dovuta alla loro vittoria. Non c’è più bisogno della loro esistenza poiché hanno conquistato il governo, i vertici della magistratura, la Rai, le università. Sacche di grillismo sono in ogni partito. Loro che non volevano essere contaminati dal potere, hanno infettato tutti gli altri. Per questo l’operazione di distacco dal governo da parte di Salvini va vista sotto una prospettiva molto diversa dall’opinione corrente. Si è rivelata una scelta politica coraggiosa e salutare per i destini del Paese. Ha interrotto una contaminazione che sarebbe potuta diventare devastante.

Lungimirante sotto il profilo di un nuovo progetto culturale e politico. Infatti ora è finalmente possibile costruire una seria proposta di governo anche per quanto riguarda il dominio ambientale.  E sulle tematiche ambientali si gioca una grandissima partita poiché il governo, con il decreto clima e con l’assenza di proposte normative afferenti alla sicurezza ambientale, ha perso completamente la sua credibilità.

La politica ha uno spazio da occupare ad impatto sociale enorme. Una opposizione seria, non demagogica, deve e può già preparare modelli di sviluppo compatibili, realizzabili con sufficiente certezza. Proposti alla collettività in modo trasparente, senza alcuna remora ad affrontare argomenti ritenuti tabù. Gruppi di lavoro politicamente orientati del mondo dell’economia, della scienza e dell’ambientalismo possono impegnarsi per delineare il “programma Ambiente” della prossima campagna elettorale nazionale.