Il provvedimento
Roberto RedSox: “Sono meravigliato, attacco solo il peggio della categoria”. Il tassista che denuncia i No-Pos sospeso da Cotabo

“Mi ha svegliato questa mattina una giornalista del Corriere chiedendomi un commento sulla mia sospensione da Cotabo”. Così Roberto Mantovani, detto “RedSox“, tassista bolognese diventato famoso per condividere quotidianamente e in modo trasparente su twitter i suoi incassi giornalieri lordi tra contanti e pagamenti elettronici, è venuto a sapere della misura presa dalla cooperativa di Taxi nei suoi confronti. Uno stop di una settimana a causa del suo comportamento tenuto sui social network: “Il provvedimento deve ancora essere chiuso – precisa Riccardo Carboni, presidente Cotabo a Repubbluca -, ma la notifica della contestazione riguarda esclusivamente una serie di dichiarazioni che noi abbiamo ritenute lesive verso gli associati dipinti a tratti come malavitosi, fascisti e delinquenti, e questo per noi non è accettabile”.
La reazione di Roberto RedSox alla sospensione
“Sinceramente sono più meravigliato e dispiaciuto per questa vicenda di quando ho subito l’attacco intimidatorio in stile mafioso del taglio delle gomme (che ricordo è stato attuato da due tassisti bolognesi, che la base becera delle chat dei tassisti continua a proteggere)”, aggiunge Mantovani, che da tempo denunciava i NoPos all’interno della sua categoria. Con il suo report quotidiano sui social, accompagnato da commenti e insinuazioni, avrebbe leso leso l’onorabilità della cooperativa, “ma se si attacca il peggio della categoria – ricorda Roberto – quest’ultima non può sentirsi chiamata in causa”.
È il colpo di scena più forte per il tassista bolognese, che già in passato era stato oggetto di minacce e ritorsioni: dopo vari insulti, lo scorso maggio si era ritrovato le gomme a terra, poi aveva ricevuto una busta contenente escrementi con accompagnata il messaggio “questo è quello che penso di te”, ora lo stop temporaneo a “Bologna5”.
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