Per i quarti serve un'impresa
Rugby, al via la Coppa del Mondo. Italia nel girone di ferro: sfiderà Francia e Nuova Zelanda
Il primo incontro degli azzurri è in programa domani alle 13, contro la Namibia. Passano le prime due del girone. Kieran Crowley: “Lavoriamo step by step”
“Potrebbe andare peggio, potrebbe piovere”. Una delle più celebri battute di “Frankenstein Junior” fotografa meglio di ogni analisi l’esito del sorteggio che ha composto il girone dell’Italia agli imminenti mondiali di rugby. Namibia e Uruguay, ok. Poi i mostri sacri della Nuova Zelanda e la Francia, padrona di casa e favorita alla vittoria della decima edizione della Coppa del Mondo.
Il primo incontro degli azzurri è previsto per domani alle 13, a Saint Etienne (diretta Tv su Rai 2 e Sky). Kieran Crowley, neozelandese alla guida della nostra nazionale, ha espresso fiducia: “C’è energia in squadra per l’esordio. Il focus sarà sulla nostra prestazione e la prossima partita. Lavoriamo step by step mostrando la versione migliore di noi stessi. Voglio una squadra senza paura, fiduciosa nelle proprie qualità e nel gioco che sa di poter offrire”, ha spiegato. “Non vedo l’ora di vedere i ragazzi in campo: devono essere felici, devono provare piacere per questa straordinaria occasione che è partecipare a un mondiale”.
Avrebbe potuto essere il sesto mondiale di una leggenda vivente della palla ovale italiana, ma Sergio Parisse è stato lasciato a casa. Sarebbe stato un record assoluto, che sembrava realizzabile fino al momento della diramazione della lista dei convocati. E così le luci della ribalta saranno tutte per Ange Capuozzo, esterno del Tolosa, che ha scelto di difendere il nostro tricolore e non quello transalpino. Un grave infortunio (distacco del tendine del capo lungo del bicipite con associata lesione della capsula articolare) ha tolto di mezzo Tommaso Menoncello, candidato al ruolo di coprotagonista del mondiale azzurro. Fiducia allora per i tre quarti Paolo Garbisi e Nacho Brex.
Dopo l’esordio con gli africani l’Italia affronterà l’Uruguay a Nizza (20 settembre), la Nuova Zelanda a Lione (29 settembre) e la Francia, sempre a Lione (6 ottobre). Passano le prime due: un’impresa dei nostri finirebbe dritta nei libri di storia di questo sport.
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