Economia
Saldi invernali, sconti a partire dal 2 gennaio: il calendario con tutte le regioni

Trascorso il periodo natalizio, gli italiani stanno già facendo il conto alla rovescia per i prossimi saldi invernali 2020. Quest’anno gran parte delle regioni partiranno tra il 4 e il 5 gennaio, con alcune eccezioni come Sicilia e Basilicata (inizio il 2 gennaio). Gli sconti termineranno invece tra fine febbraio e inizio marzo.
LE DATE REGIONE PER REGIONE:
Abruzzo: 4 gennaio – 4 marzo
Basilicata: 2 gennaio – 1 marzo
Calabria: 4 gennaio – 3 marzo
Campania: 4 gennaio – 3 marzo
Emilia-Romagna: 5 gennaio – 5 marzo
Friuli Venezia Giulia: 4 gennaio – 31 marzo
Lazio: 4 gennaio – 15 febbraio
Liguria: 4 gennaio – 17 febbraio
Lombardia: 5 gennaio – 5 marzo
Marche: 4 gennaio – 1 marzo
Molise: 5 gennaio – 5 marzo
Piemonte: 4 gennaio – 29 febbraio
Puglia: 5 gennaio – 28 febbraio
Sardegna: 4 gennaio – 4 marzo
Sicilia: 2 gennaio – 15 marzo
Toscana: 4 gennaio – 4 marzo
Umbria: 5 gennaio – 5 marzo
Valle d’Aosta: 5 gennaio – 31 marzo
Veneto: 4 gennaio – 28 febbraio
Trentino Alto Adige: 4 gennaio – 15 febbraio
I CONSIGLI DI CONFCOMMERCIO – L’associazione che rappresenta i commercianti, come ogni anno, ha lanciato una campagna per ricorda le precauzioni da tenere durante gli acquisti di fine stagione. Per un corretto acquisto degli articoli in saldo, è bene che chi compra sappia che se l’indicazione del prezzo “prima” e “dopo”, con la relativa percentuale di sconto applicata, è obbligatoria, non è invece mai obbligatorio il cambio dopo l’acquisto. Questo è generalmente lasciato alla discrezionalità del commerciante, a meno che il prodotto non abbia gravi vizi occulti nel qual caso scatta l’obbligo o della sostituzione, o della restituzione del prezzo.
Il pagamento con carta non può essere rifiutato dal negoziante se nel punto vendita è esposto l’adesivo che attesta la relativa convenzione; non c’è invece alcun obbligo che i prodotti in saldo appartengano alla stagione in corso né che il prodotto possa essere in ogni caso provato, possibilità lasciata alla discrezionalità del commerciante.
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