Politica
Salvini prepara il congresso e vola in Usa: la kermesse della Lega anti-Ue con Orbán e lepenisti

Matteo Salvini prepara la sua missione in America. «Tra Trump che lavora per la pace e l’asse Macron-Von der Leyen che parlano di guerra e armi, non abbiamo dubbi da che parte stare. In un momento così delicato, dopo tre anni di conflitto e morti, è irresponsabile soffiare sui venti di guerra e boicottare i tavoli che parlano di pace e disarmo». Salvini prepara il congresso leghista, aspettando le conferme di lepenisti e di Orbán, e torna ad annunciare iniziative solitarie con la Casa Bianca.
Usa però un riguardo verso la maggioranza: «Bene quindi la linea italiana, fondata su prudenza e affidabilità. In questa ottica sto preparando una missione con le imprese italiane per rafforzare la partnership con gli Stati Uniti, come da dialogo con J.D. Vance». E intanto accelera sul programma delle assise leghiste di Firenze. I 732 delegati del partito chiamati nel capoluogo toscano inizieranno i lavori sabato 5 aprile, nel primo pomeriggio, quando alla Fortezza da Basso, dopo la registrazione dei partecipanti, prenderanno la parola i governatori della LEGA: il lombardo Attilio Fontana, Luca Zaia per il Veneto, Massimiliano Fedriga dal Friuli Venezia Giulia.
Ancora top secret lo slogan dell’evento, che campeggerà alle loro spalle, dietro al palco, ma pare pressoché certo che la parola ‘libertà’ sarà centrale nel claim della kermesse. Dopo i governatori, espressione dei territori della Lega, gli interventi saranno quelli dei ministri del partito: Giancarlo Giorgetti, Roberto Calderoli, Giuseppe Valditara e Alessandra Locatelli. Per loro, come per i governatori prima, telecamere accese e streaming previsto, mentre il resto dei lavori, fino al termine della prima giornata del Congresso, dovrebbe essere a porte chiuse, come già successo per la riunione dei sovranisti europei, che alla Fortezza si riunirono a dicembre del 2023, ospiti di Matteo Salvini e di Identità e democrazia, il gruppo europeo di cui faceva allora parte la Lega in Europa.
Si attendono a breve le conferme sulle presenze di Jordan Bardella, leader francese del Rassemblement National di Marine Le Pen, e del premier ungherese Viktor Orbán. La serata di sabato, dopo gli interventi dei delegati iscritti a parlare, prevede il voto sul nuovo statuto del partito. Statuto che introduce alcune novità, anche relative allo stesso congresso che si terrà ogni 4 anni e non più tre, ma che invece non prevede cambiamenti sul simbolo, che continuerà a riportate la scritta ‘Lega per Salvini Premier’. Altra novità, invece, la possibilità di essere eletti tra i 22 del nuovo Consiglio federale, anche senza una pregressa militanza di 5 anni nella Lega. Elezione che è prevista per domenica, come ultimo atto formale del Congresso.
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