Il 3 maggio 2019 gli spari a Piazza Nazionale
Santobono, a un anno dall’agguato l’ospedale ‘festeggia’ la piccola Noemi

Un anno fa veniva colpita da un proiettile vagante. Un anno fa aveva rischiato di diventare l’ennesima vittima innocente della Camorra. Perciò oggi all’Ospedale Santobono di Napoli si è festeggiata la vittoria della piccola Noemi, la bambina napoletana ferita in un agguato a Piazza Nazionale il 3 maggio del 2019. Il personale ha voluto celebrare con una torta e degli striscioni colorati lanciati dalle finestre dai piccoli pazienti, dai medici e dagli infermieri. All’esterno della struttura dei palloncini e dei disegni per la bambina, che con la sua famiglia è stata accolta negli spazi esterni dell’ospedale pediatrico.
“Ci tenevamo a incontrarla – ha spiegato Anna Maria Minicucci, direttore generale del Santobono – ed è stato organizzato nel primo giorno utile, dopo il lockdown, con tutte le precauzioni del caso”. La bambina è stata molto contenta della sorpresa; “anche perché non aveva paura dell’ospedale in sé – ha continuato Minicucci – come ospedale pediatrico, cerchiamo sempre di creare una dimensione umana e spesso, come nel caso di Noemi, si creano relazioni forti con la famiglia e con i bambini”.
L’episodio che aveva coinvolto la bambina si era verificato il 3 maggio 2019. A Piazza Nazionale, nei pressi della Stazione Centrale Garibaldi di Napoli. Noemi, quattro anni, era con la nonna quando entrambe erano state raggiunte da alcuni colpi di pistola. A sparare, secondo le ricostruzioni giudiziarie, Armando Del Re, che con il fratello Antonio Del Re si erano prefissi di portare a compimento un agguato ai danno di Salvatore Nurcaro, rimasto ferito. I due saranno processati con rito abbreviato. Rimandata per due volte a causa del coronavirus, la seconda udienza è stata fissata al 9 giugno. Nel processo si sono costituiti come parte civile i gentiroi, i nonni di Noemi e il Comune di Napoli. La bambina si era svegliata dal coma il 12 maggio 2019.
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