Ralph Yarl, 16 anni, doveva andare a prendere i suoi fratellini da un amichetto. Kaylin Gillis, 20 anni, stava cercando la casa di un amico con altri tre ragazzi in auto. Entrambi hanno sbagliato strada e bussato alla porta sbagliata: sono stati accolti da armi da fuoco puntate verso di loro che hanno sparato colpendoli “per sbaglio”. Kaylin è morta sul colpo, Ralph invece è finito in ospedale in condizioni gravissime. Drammi accaduti a due giovanissimi negli Usa nel giro di poche ore e che stanno indignando pesantemente l’opinione pubblica.

La storia di Kaylin entrata per sbaglio in un vialetto

Kaylin Gillis, 20 anni, era in auto con i suoi amici cercando la casa di un altro amico in una zona rurale dello Stato di New York, precisamente nella città di Hebron. Era sera e le strade in zona sono poco illuminate. Dopo poco si è accorta di aver imboccato il vialetto sbagliato e subito ha fatto retromarcia. Mentre in auto stava lasciando quel vialetto è stata raggiunta da un proiettile alla testa: Kevin Monahan, 63 anni, padrone di quella casa ha impugnato l’arma e ha sparato contro l’auto che stava andando via dalla sua proprietà.

“Questo è un caso molto triste di alcuni giovani che stavano cercando la casa di un amico e sono finiti a casa di quest’uomo che ha deciso di uscire con un’arma da fuoco e di sparare”, ha detto lo sceriffo di Washington Country Jeffrey Murphy in conferenza stampa. “Non c’era chiaramente alcuna minaccia da parte di nessuno nel veicolo”, ha detto lo sceriffo Murphy. “Non c’era motivo per il signor Monahan di sentirsi minacciato”. L’uomo “non ha collaborato alle indagini e si è rifiutato di uscire dalla sua abitazione per parlare con la polizia”, ha dichiarato l’ufficio dello sceriffo in un comunicato stampa. Kaylin è morta per aver sbagliato strada.

La storia di Ralph Yarl che ha bussato alla porta sbagliata

Poche ore prima della drammatica morte di Kaylin, era avvenuta un’altra assurda vicenda in una modalità simile. Ralph Yarl, 16 anni, doveva andare a prendere i suoi fratellini a casa di un amichetto. Ha bussato alla porta sbagliata: davanti si è trovato un 85enne bianco che gli ha sparato alla testa e, una volta a terra, gli ha scaricato un altro colpo per finirlo, ma colpendolo al braccio. Ucciso per aver sbagliato campanello e perché afroamericano. È successo a Kansas City, nel Missouri.

Ralph è tra i migliori giovani clarinettisti del Missouri. Quando ha bussato alla porta l’uomo gli ha sparato per ben due volte. Lui ha provato a scappare chiedendo aiuto ai vicini, ma ha dovuto suonare tre campanelli prima che qualcuno si decidesse a dargli una mano. E quel qualcuno, dicono, incurante del dettaglio che il ragazzo fosse coperto di sangue, gli avrebbe ordinato di stendersi per terra e mettere le mani dietro la nuca, in attesa della polizia. Un racconto agghiacciante che riporta alla memoria gli anni drammatici del razzismo.

L’uomo che ha sparato è stato incriminato per aggressione di primo grado e condotta criminale armata. È stato arrestato ma rimesso in libertà dopo due ore in “attesa dello sviluppo delle indagini”. Ralph invece è tornato a casa dopo 5 giorni in ospedale, è finalmente fuori pericolo di vita ma la sua storia ha stretto il cuore degli americani. Centinaia di persone, tra cui molti bianchi, sono scese in piazza per protestare, in poche ore su GoFundme è stato raccolto più di un milione di dollari per pagare le cure al ragazzo, l’università di Yale gli ha offerto un posto. Due star afroamericane di Hollywood, Viola Davis e Halle Berry, hanno fatto pressione sul procuratore di Kansas City, Zachary Thompson, perché arresti il vecchio. Quello di Ralph è stato un errore, ma l’uomo bianco, secondo la gente, non ha agito per errore: ha sparato perché ha visto un “black”.

La famiglia si è affidata a Ben Crump, l’avvocato terrore dei razzisti d’America: lui ha guidato il team legale nelle inchieste sulla morte di George Floyd, ucciso da un poliziotto, Ahmaud Arbery, ucciso da padre e figlio mentre faceva running, Breonna Taylor, uccisa dai poliziotti durante un’irruzione nella casa sbagliata. I legali dicono che Ralph dovrebbe farcela, ma che questa storia gli lascerà segni per tutta la vita, sul corpo e nell’anima.

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Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.