Nello scandalo della ginnastica, la serie di denunce da parte di atlete ed ex atlete transitate per il centro federale di ginnastica ritmica dell’Accademia di Desio, in provincia di Monza e Brianza, dove le giovani “Farfalle” avrebbero subito abusi in particolare di tipo psicologico, arrivano come un macigno le parole della “Signora della ginnastica” Vanessa Ferrari.

La più grande ginnasta nella storia del nostro Paese usa i social, in particolare Instagram, per intervenire sulla serie di denunce apparse sui giornali in merito al clima irrespirabile segnalato dalle ginnaste costrette a lasciare il centro federale per gli abusi.

Anche Vanessa, già campionessa del mondo nel 2006, campionessa europea nel 2007 e vicecampionessa al corpo libero ai Giochi olimpici di Tokyo 2020, ha dovuto affrontare in passato problemi alimentari.

Quando sono comparse le prime notizie sulle denunce, da parte dei ginnasti di Ritmica e Aerobica, non sono rimasta affatto sorpresa… Anzi, anni fa scrissi un libro nel quale parlai anche di alcuni di questi aspetti. All’alba dei 32 anni, di cui 25 passati nel mondo della ginnastica, voglio dire che ho vissuto tante esperienze positive ma anche tante negative. Durante la mia carriera fortunatamente però ho vissuto anche qualche cambiamento nel mio ambiente e mi spiace che ancora oggi ci siano luoghi dove si verificano questi orrori – scrive l’ex campionessa di ginnastica -. Conosco perfettamente questi aspetti, l’ho detto più volte, come tanti altri ho vissuto sulla mia pelle i problemi alimentari e all’età di 19 anni mi mandarono in una clinica a Verona e grazie al supporto di esperti e dopo un paio di anni di percorso sono riuscita a guarire. Quindi invito chiunque ne soffra a farsi aiutare perché é davvero fondamentale”.

 

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La vicecampionessa al corpo libero ai Giochi olimpici di Tokyo 2020 racconta quindi che nei giorni scorsi ha avuto modo di confrontarsi con altri ginnasti ed ex ginnasti “e spero finalmente si possa intervenire definitivamente affinché la ginnastica, lo sport che amiamo, senza distinzione di sezioni o di livello sia pulito. Crediamo a quello che è stato denunciato e siamo vicini a tutti voi, lo sport è fatto di sacrifici e di rinunce ma prima di tutto, prima di qualsiasi risultato, vengono le persone e la loro salute. Quindi faccio appello all’umanità delle persone perché penso che debba esserci un confine netto tra severità in ottica di disciplina e cattiveria”.

Da parte sua Vanessa non chiede la testa di nessuno, spiega infatti che “non sto cercando colpevoli e probabilmente nel profondo le persone non cambieranno mai, ma parlandone costantemente e denunciando tempestivamente spero che si possa far ragionare chi commette queste azioni e scegliere il modo migliore di agire”.

L’obiettivo della Ferrari è infatti quello di invitare tutti a “non demonizzare la ginnastica, non è prendendo le distanze da un ambiente che le cose cambiano, perché la ginnastica è un mondo magnifico benché complesso, quindi non rendiamolo ancora più difficile, sta a noi il compito di proteggerlo”.

Redazione

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