Prosegue il giallo sulla scomparsa prima e sul ritrovamento del cadavere poi di Antonella Di Massa, la 51enne di Ischia il cui cadavere è stato ritrovato da una troupe di “Chi l’ha visto?” dopo dieci giorni di ricerche delle forze dell’ordine. La donna, così come spiega il comando provinciale dell’Arma dei carabinieri di Napoli in una nota, è stata ritrovata nell’area dove si erano concentrate le ricerche e in particolare nell’ambito del chilometro quadrato dal punto di ultimo avvistamento certo sito in località Succhivo del Comune di Serrara Fontana.

Scomparsa Antonella Di Massa, carabinieri: ricerche in quell’area non solo da parte nostra

Le aree impervie ed urbane ricadenti in tale chilometro quadrato e ulteriori aree limitrofe sono state controllate, oltre che dai Carabinieri, da unità cinofile (cani molecolari della Protezione Civile, cani da ricerca della Guardia di Finanza, dell’Associazione Nazionale Alpini e del Soccorso Alpino e Speleologico); droni della Protezione Civile, della Croce Rossa Italiana, del Soccorso Alpino e Speleologico, dei Vigili del Fuoco anche con scanner termico; velivolo della Guardia di Finanza (con scanner termico) e velivolo dei Vigili del Fuoco; personale del Soccorso Alpino e Speleologico e delle varie associazioni di volontariato intervenute, con il supporto di personale dell’Arma dei Carabinieri.

Scomparsa Antonella Di Massa, i dubbi da chiarire

I Carabinieri – sottolineano –  hanno raccolto la denuncia di scomparsa il 18 febbraio, poi la Prefettura è scesa subito in campo, coordinando le ricerche. Saranno eseguiti rilievi e, su impulso della Procura, il corpo sarà sottoposto ad autopsia. Le indagini continuano e bisognerà chiarire alcuni aspetti chiave: la donna è morta dove è stata ritrovata, in un terreno sotto alberi di arancio e vicino a un sacco di plastica, o il corpo è stato portato lì successivamente? Le ricerche nei giorni scorsi si erano concentrate anche nella zona del ritrovamento e nessuno, pare, avesse notato nulla di strano. Anche i proprietari del terreno hanno spiegato agli inquirenti di essere stati lì, in campagna, il giorno successivo alla scomparsa della 51enne e di non aver notato nulla di strano.

Scomparsa Antonella Di Massa: il cadavere ritrovato da Chi l’ha visto?

Il cadavere della donna è stato ritrovato questa mattina, mercoledì 28 febbraio, dalla troupe di Chi l’ha visto?, la trasmissione di Rai 3 condotta da Federica Sciarelli. Così come spiegato da Francesco Paolo Del Re e Marco Monti, il corpo era in un terreno nella zona di Succhivo, a meno di 300 metri da dove era stata trovata la sua auto, una Fiat Panda di colore bianco. “Addentrandoci in questa vegetazione dove ci sono degli alberi di arancio abbiamo trovato il corpo senza vita di Antonella” ha spiegato Del Re in un video postato sui social. Un epilogo drammatico che arriva dopo giorni di ricerche, anche di notte con termoscanner, di forze dell’ordine, volontari, unità cinofile, droni e un battello della Guardia Costiera che aveva perlustrato la costa dell’isola. Dai filmati delle telecamere presenti in strada era emerso che la donna, dopo essere scesa dall’auto, si avvivava verso un sentiero con il volto travisato dal cappuccio del giubbino. Il cadavere, così come spiegato dagli inviati di Chi l’ha visto?, era nei pressi di un albero di arancio e vicino a un sacco di plastica di colore nero. Sarà l’autopsia a chiarire le cause del decesso anche se qualche indicazione potrebbe arrivare già da una prima analisi sul cadavere di Antonella Di Massa da parte del medico legale. Non è ancora chiaro se si tratti di suicidio o omicidio.  La donna lascia il marito e due figli.

Scomparsa Antonella Di Massa, Sciarelli: “Inviati scioccati, le ricerche si erano fermate”

”I miei inviati sono rimasti scioccati, avevamo sentito ieri il padre e siccome si erano fermate le ricerche le abbiano continuate noi e alla fine l’abbiamo trovata noi”. Sono le parole della conduttrice di ‘Chi l’ha Visto?’ Federica Sciarelli all’Adnkronos. “Noi non ci siamo mai dati per vinti – sottolinea la Sciarelli – facciamo sempre le ricerche anche per conto nostro, abbiamo sempre lavorato con questo spirito”, conclude la giornalista.

Redazione

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