Non solo la contestazione alla ministra Eugenia Roccella di ieri. A margine della quarta edizione degli Stati Generali della Natalità in corso ieri e oggi, alcuni manifestanti hanno cercato di raggiungere l’evento su via della Conciliazione a Roma, venendo bloccati dalla polizia. A quel punto sono iniziati degli scontri tra gli studenti e le forze dell’ordine.

Il corteo contro gli Stati Generali della Natalità

Il corteo è composto da circa 250 persone, appartenenti all’assemblea Aracne. “La vostra repressione non spegnerà la nostra rabbia”, “Sui nostri corpi decideremo sempre e solo noi” alcuni degli slogan rilanciati dai manifestanti. Durante la protesta è stato bruciato il programma “Educare alle relazioni” del ministro Valditara. “Gridiamo per tutte le donne che non hanno più voce”, hanno urlato i ragazzi e le ragazze.

Stati Generali della Natalità, scontri tra polizia e manifestanti

I disordini sono avvenuti in via Leone IV a Roma. Il corteo di studenti e manifestanti era iniziato a Piazzale degli Eroi, per poi deviare verso piazza Risorgimento senza preavviso. L’obiettivo era quello di raggiungere l’Auditorium della Conciliazione dove si stava tenendo l’evento. La polizia ha fermato e ha respinto i manifestanti – composta per lo più da studenti delle scuole superiori – con i manganelli. Sono volati vasi di fiori verso le forze dell’ordine, così come delle scarpe rosse con il tacco.

Sono rimaste ferite cinque persone, tra cui una ragazza colpita alla testa, secondo quanto riporta l’associazione di studenti. Si è reso necessario l’intervento sul posto di due ambulanze. Tra i feriti anche due agenti di polizia.

Redazione

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