“Scusa mamma, se non riesco ancora a farti tumulare”. Oberdan Zuccaroli ha tappezzato Roma con pannelli a led e manifesti con questa scritta. La madre dell’uomo, che di mestiere si occupa di cartellonistica e affissioni, è morta lo scorso 8 marzo. E ancora non è stata seppellita. Il sistema è in tilt nella Capitale. Ama, la municipalizzata che si occupa anche dei servizi cimiteriali ha parlato di uno “straordinario flusso in entrata registrato negli ultimi giorni”. Anche per via del covid-19.

Zuccaroli non ha potuto vedere la madre prima che morisse. Ernesta Magri, 85 anni, era stata ricoverata per tre settimane. L’8 marzo è morta in ospedale a causa di un infarto. I figli e i familiari non hanno potuto vederla a causa delle restrizioni anti-coronavirus. A inizio gennaio era morta anche una zia, di 90 anni, Marilena Zuccaroli, dell’uomo. I loro corpi sono al deposito del cimitero Flaminio-Prima Porta.

Centinaia le bare in attesa a causa della crisi del sistema. Ama ha comunicato che privilegerà “forme di sepoltura alternativa dandone ampia comunicazione alle agenzie funebri” e che aumenterà il personale dedicato. I cimiteri sono al collasso. C’è anche chi sceglie di portare le salme fuori Regione. Una situazione comunque insostenibile, per parenti e familiari, che ha quindi portato Oberdan Zuccaroli a tale forma di protesta. Allo stesso tempo un saluto e una richiesta di perdono alla madre, che non ha potuto salutare.

“È questo il rispetto che la città di Roma riconosce ai suoi cari? Mia madre, come tante persone decedute e in attesa da mesi di una tomba, ha vissuto e ha fatto parte di questa città. Ha cresciuto 5 figli, non posso permettere che la sua dignità non venga rispettata”, ha detto a Leggo Zuccaroli.

“Scusa nonna! – ha scritto su Facebook la nipote Elisa Zuccaroli – Ho pensato tante volte se era giusto parlare di questo argomento tramite i social, poi ho pensato che grazie a una piccola azione si può veramente far luce su una questione che riguarda non solo la mia famiglia, ma anche tante altre famiglie di Roma. Mia nonna se ne è andata un mese fa e inspiegabilmente non riusciamo a dargli una sepoltura dignitosa. Con mia nonna, in questo periodo, soprattutto, se ne sono andate tantissime persone a noi care, che meritano di morire dignitosamente e finalmente in pace. Questo nella nostra amata città non è possibile. Vorrei semplicemente che qualcuno ci spiegasse il perché!”

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Giornalista. Ha studiato Scienze della Comunicazione. Specializzazione in editoria. Scrive principalmente di cronaca, spettacoli e sport occasionalmente. Appassionato di televisione e teatro.