Sergio Mattarella puntualizza sul ruolo del Presidente della Repubblica nell’iter parlamentare di un testo in occasione dell’incontro con i vertici della Casagit. “Il Presidente della Repubblica non firma le leggi, ne firma la promulgazione, che è una cosa ben diversa. È quell’atto indispensabile per la pubblicazione ed entrata in vigore delle leggi, con cui il Presidente della Repubblica attesta – aggiunge Mattarella – che le Camere hanno entrambe approvato una nuova legge, nel medesimo testo, e che questo testo non presenta profili di evidente incostituzionalità”.

Non posso che ringraziare Casagit per quello che fa e i giornalisti per il compito che svolgono”. Lo dice il presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante l’incontro con Gianfranco Giuliani, presidente Casagit, con una delegazione.

Sergio Mattarella e la libertà di stampa: ruolo fondamentale in democrazia

La libertà di stampa “vede nella nostra Costituzione una tutela netta, chiara, indiscutibile, a fronte della quale vi è una assunzione di responsabilità da parte dei giornalisti: la lealtà, l’indipendenza dell’informazione, la libertà di critica, nel rispetto della personalità altrui, il rispetto dei fatti. Ma è un elemento indispensabile della nostra democrazia, e questo carattere di indispensabilità, io ho cercato tante volte di richiamarlo e sottolinearlo. Ed è in realtà un ruolo indispensabile che sta a cuore alle istituzioni, chiamate a tutelarla, ciascuno nelle proprie competenze e nei propri ambiti e, naturalmente, nelle proprie responsabilità”. Lo dice il presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante l’incontro al Quirinale con Gianfranco Giuliani, Presidente Casagit, con una delegazione.

Sergio Mattarella: “Promulgare le leggi è il mio dovere”

“Quando il Presidente della Repubblica promulga una legge, non fa propria la legge, non la condivide, fa semplicemente il suo dovere”. Lo sottolinea il presidente Sergio Mattarella. “Qualche volta – ha aggiunto – ho come l’impressione che qualcuno pensi ancora allo Statuto Albertino in cui veniva affidata la funzione legislativa congiuntamente alle due Camere e al re. Quando le Camere approvavano la legge, il re prima di promulgarle doveva apporre la sua sanzione, cioè la sua condivisione nel merito, perché aveva anche attribuito il potere legislativo. Fortunatamente non è più così. Il Presidente della Repubblica non è un sovrano, fortunatamente, e quindi non ha questo potere”.

Il disegno armonico dei rapporti tra i poteri dello Stato

Nella Costituzione vi è un disegno armonico dei rapporti tra i poteri dello Stato, è il ragionamento fatto dal presidente della Repubblica. “Sarebbe grave se uno di questi” organi costituzionali, “e tra questi anche il Presidente della Repubblica, pretendesse di attribuirsi compiti che la Costituzione assegna ad altri poteri dello Stato – avverte -. E questo è una indicazione di democrazia che si inserisce in quell’armonico disegno che la nostra Costituzione indica e presenta in maniera sinceramente ammirevole per coloro che la scrissero, che ebbero la forza – in condizioni difficili e anche dialetticamente molto accese – di definirla e approvarla. Anche questo rientra nella libertà – osserva il capo dello Stato -, nel rispetto della libertà di tutti coloro a cui la Costituzione assegna un compito, che nessun altro può sottrarre per farlo proprio”

Sergio Mattarella: “Il mio compito è far rispettare la Carta Costituzionale”

Nei compiti del presidente della Repubblica “c’è, tra quelli fondamentali, quello di fare in modo che ciascuno rispetti la Costituzione. A partire da se stesso, naturalmente, e che ciascuno la rispetti nel colloquio e nel confronto tra gli organi costituzionali. Sarebbe grave se uno di questi, e tra questi anche Presidente della Repubblica, pretendesse di attribuirsi compiti che la Costituzione assegna ad altri poteri dello Stato”, ha evidenziato Sergio Mattarella.

Redazione

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