Una scintilla che rischia di mettere seriamente in difficoltà il governo. A tre giorni di distanza dalle cariche della Polizia contro gli studenti di Pisa, la polemica non accenna a placarsi. L’onda lunga delle manganellate al corteo pro-Palestina arriva in Parlamento e in Consiglio dei ministri. A Palazzo Chigi, al tavolo della riunione dei ministri, si parla anche dell’informativa del titolare dell’Interno Matteo Piantedosi. All’ordine del giorno del Cdm di ieri pomeriggio, infatti, c’è il decreto legge sul Pnrr, ma ci sono anche le comunicazioni di Piantedosi sulle “manifestazioni con incidenti svoltesi a Pisa e Firenze”. Un passo obbligato, quello del Viminale. Soprattutto dopo il richiamo del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Una telefonata di cui il Quirinale ha dato conto con una nota. Poche righe che avevano tutto il sapore di una presa di distanza dall’operato del governo sull’ordine pubblico. Con una conclusione più che limpida. Un monito forte, una bacchettata diretta al centrodestra: “I manganelli sui ragazzi sono un fallimento”. Da qui l’annuncio di verifiche del ministero dell’Interno su eventuali “eccessi” da parte delle Forze dell’Ordine. Il minimo sindacale, dato che le immagini degli studenti, giovanissimi, feriti sono più che eloquenti. Ma il rimprovero di Mattarella, un unicum nella storia della dialettica tra il governo e la presidenza della Repubblica, ha dato ancora più impulso alla reazione dell’opposizione all’esecutivo guidato da Giorgia Meloni. Gli studenti manifestano in tutta Italia e la minoranza chiede a Piantedosi di intervenire in Parlamento.

Lo dice Davide Faraone, capogruppo di Italia Viva alla Camera. “Apprendiamo che il ministro Piantedosi farà un’informativa in Consiglio dei ministri sulle manifestazioni di Firenze e Pisa. Bene, ma sappia che non può cavarsela così: lo attendiamo con urgenza in Parlamento”, scrive Faraone su X. “È una richiesta che abbiamo fatto immediatamente dopo i fatti toscani senza avere ancora alcuna risposta. Inoltre, il ministro dell’interno non figura nemmeno tra i ministri che risponderanno ai question time dei parlamentari mercoledì prossimo. Dopo le parole del capo dello Stato, l’intervento del ministro è, se possibile, ancora più necessario”, continua il presidente dei deputati di Italia Viva. Anche il M5s ha fatto richiesta di un’informativa urgente davanti alle Camere. “Quando, come in questo caso, gli agenti che hanno abusato dell’uso della forza sono tanti e non uno o due, il sospetto è che eseguano direttive superiori”, insinua Marco Pellegrini, capogruppo pentastellato in commissione Difesa.

Oggi, alle 11 in Senato, ci sarà una riunione urgente dei capigruppo di Palazzo Madama. “Il presidente del Senato La Russa ha accolto la richiesta urgente di Italia Viva di convocare una conferenza dei capigruppo per discutere di quanto accaduto a Pisa”, rivendica Enrico Borghi, presidente dei senatori di Italia Viva. Che sottolinea “l’importanza che il Parlamento discuta e sia informato della situazione, anche in virtù del richiamo del presidente della Repubblica Mattarella”. Ma ieri è stata anche la giornata dell’incontro di Piantedosi con i sindacati. Al centro del vertice al Viminale i fatti di Pisa e Firenze. “Il disagio dei giovani non si risolve con i manganelli”, dice il segretario della Cgil Maurizio Landini. Che prosegue: “Dal governo nessun cambio di regole sulla gestione dell’ordine pubblico”. Sulla stessa linea il numero uno della Uil, Pierpaolo Bombardieri: “Sono inaccettabili le manganellate agli studenti”. Il segretario generale aggiunto della Cisl Daniela Fumarola chiede che “si faccia luce sull’episodio”. Poi commenta: “Ai giovani deve essere garantito il diritto a manifestare”. Piantedosi si limita ad abbozzare: “Siamo di fronte solo a casi isolati in corso di valutazione e non è mai intervenuto alcun cambio di strategia in senso più restrittivo della gestione dell’ordine pubblico”. Poi torna sugli approfondimenti su quanto accaduto durante le manifestazioni di Pisa e Firenze: “È in corso una indagine da parte della magistratura che farà piena luce su quello che è accaduto anche grazie a una completa documentazione messa subito a disposizione, completa di materiale video-fotografico realizzato dalla Digos durante la manifestazione”.

Ma l’opposizione chiede un passaggio politico di fronte al Parlamento. Dopo Italia Viva e il M5s, il Pd insiste su questo punto e stigmatizza ancora il silenzio di Meloni dopo le manganellate. I dem hanno depositato al Senato un’interrogazione al ministro dell’Interno Piantedosi. Il Pd, nel testo a prima firma Ylenia Zambito, chiede “se e quali direttive siano state impartite dal Ministero nella gestione dell’ordine pubblico”. Dalle Istituzioni alla Chiesa, interviene sui fatti di Pisa il segretario di Stato della Santa Sede, il cardinale Pietro Parolin: “Credo che tutti siamo chiamati ad essere ragionevoli” e “quindi se ci sono, lo dico in generale, delle proteste, si può manifestare nei modi giusti”.