Matteo Renzi a ruota libera, in occasione del Forum in Masseria 2024, intervistato da Bruno Vespa alle Terme di Saturnia. Il leader di Italia Viva ha parlato del quadro politico italiano e internazionale, commentando anche le traiettorie dei diversi leader, da Giorgia Meloni a Giuseppe Conte, passando per Elly Schlein.

Renzi, Meloni-Salvini e le elezioni

“Fino alle elezioni questo governo viaggerà alla grande. Faranno i numeri a colori. Si candiderà Meloni Arianna e non Meloni Giorgia. Si candiderà la Schlein. Io mi candido. C’è bisogno di uno spazio al centro” ha detto Renzi. “Mai come in questo momento, Meloni e Salvini litigano su tutto. Dopo Blasi-Totti, Fedez-Ferragni, i Melonez sono la prossima coppia che esploderà” ha aggiunto il leader di Iv.

“Vedremo cosa accadrà a settembre. Questa continua guerra a Salvini non so se gli conviene. Questa idea di dare sempre addosso a Salvini non so se le farà del bene o del male a Meloni. È evidente che c’è una competizione interna lì dentro. Io credo che umiliare gli alleati non serva mai. In Sardegna siamo arrivati a quel livello lì. Secondo me Meloni sta cercando di umiliare Salvini. Hanno scelto uno dei suoi, sul braccio ha la scritta “Trux”. Io sono arrivato a tre anni, vediamo quanto durano loro. C’è troppa tensione, troppo nervosismo. Io sono durato tre anni, vediamo quanto durano loro. Le parole di Crosetto… Questo governo non arriva alla fine della riforma costituzionale” ha detto Meloni.

Renzi su Piantedosi e il monito di Mattarella

“Il governo deve calmare le piazze non esacerbare il clima. Ma se lo dice Mattarella vuol dire che fossi il ministro dell’Interno… Un anno fa su Cutro sono intervenuto su Piantedosi dicendo così non va. Dico a Piantedosi: anche meno” ha sottolineato Renzi. “Non è così frequente che il presidente della Repubblica avverta il bisogno di fare quel comunicato che ha fatto oggi. Chi sta al governo ha la responsabilità di calmare le piazze e non di esacerbare il clima”. “Il presidente della Repubblica ha rappresentato il buon senso e il rispetto delle istituzioni come è suo dovere fare e come sa fare in modo magistrale”, ha aggiunto Renzi.

Renzi e la riforma del premierato

“La riforma del premierato è scritta coi piedi”. Non usa mezzi termini Renzi, intervistato da Vespa. “Sono d’accordo sul fatto che sia la madre di tutte le riforme. Ma magari facessero questa riforma. Il punto è che hanno scritto una legge coi piedi. Se Meloni fa l’elezione diretta del presidente del Consiglio io voto sì. Ma l’elezione diretta come l’ha scritta Casellati non sta in piedi. È evidente che il presidente della Repubblica perde poteri” ha ricordato l’ex premier.

Renzi su Conte “banderuola”, se perde Schlein…

“Conte è un frequentatore di questo posto e non posso che parlarne bene. Anzi no, ne parlo male. Su tutte le questioni, una volta è favore e una volta è contro. Va bene che non ci sono più bandiere in politica, ma Conte è una banderuola” ha detto Renzi.

Sulla leader del Partito Democratico, invece, il giudizio di Renzi è semplice: “Se Schlein perde Firenze perde il Nazareno“.

Meloni “brava influencer”

Meloni è la più brava influencer di questo Paese. Ha risolto la sua questione personale con due post. Anche per come fa le foto con sua figlia in aereo. È la numero uno a comunicare, a ribattere su tutto. Ma il clima da stadio non serve a questo Paese” ha commentato Matteo Renzi, che ha aggiunto: “Ha una incultura costituzionale devastante. Ha detto che se lei chiedesse al presidente Mattarella di revocare un ministro, ha detto “figuriamoci se il presidente direbbe di no”. No, non può farlo perché nemmeno il presidente della Repubblica ha questo diritto”.

Renzi e il ruolo dell’Arabia Saudita

Poi Renzi ha ricordato una sua recente visita a Biella, dove è stato contestato dai giovani di FdI. Nel farlo ha ribadito la sua posizione sul ruolo fondamentale dell’Arabia Saudita nel Medio Oriente: “A Biella, il luogo dello sparo di Capodanno, il luogo del sottosegretario Delmastro, i ragazzi di Fratelli d’Italia mi hanno contestato. Non sono entrati in libreria, forse preferivano entrare in armeria, mi hanno aspettato fuori e per provocarmi mi hanno portato un dromedario per attaccarmi sui rapporti con l’Arabia Saudita. Mi piacerebbe parlare di Arabia Saudita e spiegare perché senza Arabia Saudita non c’è la pace in Palestina e in Terra Santa. Ma con chi ci parlo? L’unico che capiva qualcosa di politica estera lì era il dromedario”.

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