Usa: ex manager sollevò problemi sicurezza sommergibile Titan

Nel 2018 l’ex direttore delle operazioni marittime di Oceangate, David Lochridge, scrisse un rapporto nel quale affermava che il sommergibile scomparso Titan in fase di sviluppo necessitava di ulteriori test e che i passeggeri avrebbero potuto trovarsi in pericolo, laddove il sottomarino avesse raggiunto “profondità estreme”.

Il report fa parte dei documenti presentati nell’ambito di una causa intentata da OceanGate contro Lochridge sempre nel 2018, nella quale l’ex manager veniva accusato di aver violato un accordo di non divulgazione. Nella sua difesa Lochridge sostiene di essere stato licenziato ingiustamente per aver fatto domande sui test e sulla sicurezza del Titan.

Lochrigde era preoccupato, in particolare, per la decisione di Oceangate di fare affidamento su sistemi di monitoraggio acustico, piuttosto che su una scansione dello scafo, per individuare eventuali difetti del sommergibile. Inoltre, il Titan era stato progettato per raggiungere la profondità di 4mila metri, dove si trova il Titanic, ma secondo Lochridge era certificato solo per profondità di 1.300 metri. Per Lochrigde queste decisioni di Oceangate “sottoporrebbero i passeggeri a un potenziale pericolo estremo in un sommergibile sperimentale”. Ma per l’azienda Lochridge “non è un ingegnere e non è stato assunto né gli è gli stato chiesto di svolgere ricerche di ingegneria sul Titan”.

Shahzada Dawood e il figlio. Uno degli uomini più ricchi del Pakistan

Il miliardario di origine pakistana Shahzada Dawood, che con il figlio 19enne Suleman è tra i cinque passeggeri a bordo del sottomarino Titan disperso nei pressi del relitto del Titanic al largo di Terranova.

Risulta essere cittadino maltese. Ha infatti acquisito la il passaporto nel 2016 grazie al controverso programma di vendita della cittadinanza introdotto nel 2014 dal governo della Valletta guidato da Joseph Muscat. Lo rivela il Times of Malta sulla base del registro pubblico maltese che dimostra come l’uomo abbia acquistato nel 2016 il passaporto maltese (e con esso il diritto alla libera circolazione di persone nello spazio Schengen europeo e di capitali nei 27 paesi Ue) assieme ai genitori Hussain e Kulsum Dawood nonché altri membri della famiglia che si sono aggiunti l’anno successivo.

Il profilo pubblico del 48enne Dawood presente nel registro della Camera di commercio britannica indica la sua cittadinanza come maltese ed il suo ruolo come quello di vice-presidente della Engro Corporation, una holding creata e tuttora presieduta dal padre Hussain. Shahzada lavora anche per una serie di organizzazioni filantropiche, tra cui il Seti Instutute ed il Prince’ Trust International finalizzate all’esplorazione dello spazio.

Redazione

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