È
Roberto Gleboni l’uomo della strage di Nuoro, che questa mattina in due diverse situazioni ha ucciso prima la moglie Giusi e la figlia Martina e poi aperto il fuoco contro altri due figli piccoli, il vicino di casa e infine alla madre ferendo in totale quattro persone e uccidendone tre, prima di togliersi la vita. Moglie e figlia
sono morte sul colpo, mentre per uno dei bambini è stata dichiarata in ospedale la morte celebrale.
Strage di Nuoro, chi era Roberto Gleboni
Gleboni era un operaio dell’agenzia Forestale della Sardegna, Forestas, componente del direttivo territoriale e regionale della Fai Cisl e grande appassionato di armi. La pistola con la quale ha sparato, regolarmente detenuta, è una calibro 7,65 e si trovava in casa della madre anziana, dove si era recato per sparare anche a lei. “Era una persona tranquillissima e molto disponibile – dice un vicino di casa di Roberto – giorni fa mi avevano rubato la macchina e lui mi voleva prestare la sua perché sapeva che mi serviva”. Sindacalista della Cisl e amante degli animali. Roberto era sposato con Giusi da 25 anni ma i due si erano separati da poco e lui era tornato a vivere dalla madre.
Strage di Nuoro, chi era la moglie Giusi e la figlia Martina
A morire per prima sono state la figlia Martina e la madre Giusi. La prima, 25 anni, si era laureata nel 2022 in Giurispudenza e aveva dedicato la tesi ai genitori: “A mio padre, l’amore più grande della mia vita, ci ha creduto prima che ci credessi io”, aveva scritto nella pagina iniziale del suo lavoro visionato da La Presse. Morta sul colpo anche la madre Giusi “una donna semplice, viveva per i suoi figli”, racconta una donna all’agenzia di stampa. 43 anni, aveva avuto Martina poco più che maggiorenne. Dopo il ricovero in ospedale è morto anche il figlio più piccolo, aveva appena nove anni. L’altro figlio, 14 anni, ha ancora speranze di sopravvivenza.
La ricostruzione della strage
La strage è cominciata nell’appartamento in via Gonario Pinna, dove ha aperto il fuoco contro tutti i componenti della sua famiglia prima di sparare anche al vicino di casa. Anche quest’ultimo, Paolo Sanna 59 anni, è stato soccorso sulle scale dell’edificio ed è ricoverato in rianimazione. A quel punto, l’uomo è andato nell’altra casa familiare, in via Ichnusa, dove abita la madre anziana di 83 anni, Maria Esterina Riccardi. Lì le ha sparato alla testa, ferendola gravemente. Anche lei è ricoverata nello stesso reparto dell’Ospedale San Francesco. A quel punto si sarebbe ucciso. Sul posto sono intervenuti gli uomini del Comando provinciale dei Carabinieri e della Questura di Nuoro, che stanno ricostruendo l’intera dinamica dei fatti. Ancora non è chiaro cosa abbia causato la furia dell’uomo, non ci sono state segnalazioni di denunce in ambito familiare.
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Luca Frasacco