E’ di sei morti e un ferito in gravi condizioni il drammatico bilancio di un incidente avvenuto, poco prima delle 16, sull’autostrada A4, nel tratto a tre corsie all’altezza del casello di San Donà di Piave (Venezia), tra l’entrata e l’uscita dello svincolo di Trieste. Un furgone, che viaggiava a velocità sostenuta, ha tamponato un tir e si è completamente accartocciato sotto l’autoarticolato che procedeva lentamente a causa del traffico.

A perdere la vita l’autista e cinque passeggeri del furgone proveniente dall’Emilia Romagna e donato dall’associazione Lions Club a una associazione di persone disabili di Riccione. Il settimo passeggero del mezzo, una donna, è stato estratto dalle lamiere dai vigili del fuoco e affidato ai sanitari del 118. Stabilizzato, è stato traferito in gravi condizioni all’ospedale di Mestre dove è ricoverato in prognosi riservata. La maggior parte delle vittime sarebbero disabili facenti parte dell’associazione Centro 21.

Le vittime sono quattro donne e due uomini, tra cui l’autista del veicolo. Le forze dell’ordine non hanno ancora fornito le generalità ma secondo quanto emerso tra le vittime c’è l’ex sindaco di Riccione Massimo Pironi. Le altre vittime sarebbero ragazzi con la sindrome di down.

Sul posto stanno operato gli agenti della Polstrada e il personale di Autovie Venete. Il tratto autostradale in direzione di Trieste è stato chiuso al traffico per consentire ai soccorritori la rimozione dei due mezzi coinvolti nel drammatico incidente.

Secondo una prima ricostruzione, al momento del violentissimo tamponamento erano segnalati rallentamenti – anche attraverso i pannelli a messaggio variabile – a causa del traffico intenso tra Meolo – Roncade e il bivio A4/A28 (Nodo di Portogruaro). L’incidente è avvenuto nella corsia centrale: l’autista del furgone, che procedeva a velocità sostenuta, non si è accorto del Tir fermo in coda. Il mezzo si è completamente accartocciato sotto il camion.

La sindaca di Riccione, Daniela Angelini, ha proclamato il lutto cittadino per le sei vittime dell’incidente che a San Donà di Piave ha coinvolto l’associazione Centro21, una notissima associazione del territorio che, da quasi trent’anni si occupa di assistenza a persone con la sindrome di Down. Il Comune ha deciso di annullare i festeggiamenti per il centenario della città, che sarebbero dovuti cominciare in serata. L’associazione è nata nel 1993, formata da familiari di persone con sindrome di Down. Dall’esperienza dell’associazione nel 2015 è nata una cooperativa, che si chiama Cuore21, come braccio operativo, soprattutto per assicurare ai disabili un’autonomia e opportunità lavorative. Nel 2019 aveva aperto anche un negozio/laboratorio di produzione e vendita.

“Non possiamo accettare la A4 passi alla storia per essere l’autostrada con un quotidiano bollettino di guerra. Ora è il momento del dolore, della vicinanza alle famiglie delle vittime, ma il problema resta, e va risolto in maniera radicale”. Queste le parole del presidente del Veneto Luca Zaia. “Ho riletto più volte il titolo della notizia perché speravo di aver capito male…. Ancora adesso stento a credere che sei persone possano aver peso la vita in questo modo. Non possiamo accettarlo, la potremmo ormai definire l’autostrada “della morte”, costellata di incidenti mortali nei tratti più collassati dal traffico”. Per Zaia va ricordato che la Venezia-Trieste “è la nostra porta d’ingresso verso est, in un territorio nel quale passano più corridoi europei, e inevitabilmente il traffico proveniente da tutta Europa”.

“Dobbiamo porre fine a queste quotidiane tragedie – conclude il governatore – oggi di una dimensione immane, 6 morti e un ferito grave”. Un disastro sulla cui specifica dinamica specifica «non si può entrare, perché non conosciamo ancora, ma che conferma come che la sicurezza stradale non possa prescindere da interventi quantomai necessari”.

Redazione

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