Urso: “Ci sono atti? “Non ho nulla da dire”- “Su questo argomento non posso esprimere nessuna opinione perché sono vincolato al segreto essendo stato anche il presidente del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica”. Lo ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, interpellato sulle rivelazioni di Giuliano Amato in merito all’abbattimento del Dc9 a Ustica.

La versione del maresciallo Giuseppe Dioguardi

A distanza di 43 anni dalla strage costata la vita a 81 persone, l’ex maresciallo dell’aeronautica torna a parlare, come aveva già fatto nel 2013, dopo essere stato sentito dai magistrati ma, soprattutto, dopo essersi ‘liberato’ del nullaosta di sicurezza che non gli consentiva, in quanto militare, di poter parlare di quello che era successo quella notte. Si chiama Giuseppe Dioguardi e quella notte d’estate del 1980, quando un Dc9 precipitò in mare sui cieli di Ustica, aveva appena 19 anni, uno tra i più giovani in servizio nella sala operativa della Prima regione aerea a Milano. Ricorda tutto di quei momenti, le comunicazioni, i messaggi, la tensione e l’allarme. “Finalmente anche Amato conferma quanto dissi io stesso dieci anni fa”, dice intervistato dall’Ansa aggiungendo che “i documenti dell’epoca ci sono ancora, bisognerebbe solo saperli cercare nel modo corretto”.

Giovanardi: “Si crea un incidente diplomatico con i nostri alleati francesi” – “In un momento delicatissimo per l’Europa, la Nato e soprattutto durante un conflitto in corso sul nostro continente tra Ucraina e Russia, si crea un incidente diplomatico con i nostri alleati francesi. Considerando che non c’è nulla che certifica quanto detto da Amato nell’intervista a Repubblica, mi aspetto arrivi subito rettifica o almeno una smentita. Altrimenti si mette in ridicolo l’Italia, al di là dell’appartenenza a questo o quel partito”. A dirlo Carlo Giovanardi, ex ministro ed esperto conoscitore della questione, in un’intervista al quotidiano L’Identità.

La reazione della Francia

Ustica: Francia, abbiamo già fornito tutti elementi – “La Francia ha fornito gli elementi a sua disposizione ogni volta che è stata interpellata su questa tragedia, in particolare nel quadro delle indagini condotte dalla Giustizia italiana”. Lo afferma con una nota il ministero degli Esteri francese. “Naturalmente – prosegue il Quai d’Orsay – rimaniamo disponibili a collaborare con l’Italia, se lo chiederanno”.

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