Alessandro Avanzino è morto in ospedale. Era stato soccorso nella sua abitazione dopo essere stato colpito da un infarto, anche se dovrà essere l’autopsia a chiarire la causa precisa della morte. Aveva 80 anni. E fino a qui niente di strano. Il punto è che nell’abitazione dell’uomo soccorso giovedì scorso sono stati trovati assegni per 300mila euro, 12mila euro in contanti e le chiavi di una Ferrari e di una Cadillac.

La polizia indaga da quattro giorni sul caso del pensionato che viveva solo con la moglie nel comprensorio dell’Olgiata, a nord di Roma. Pare che, secondo quanto ricostruito da Il Corriere della Sera, l’uomo fosse proprietario di alcuni immobili. Gli assegni circolari sarebbero tutti riconducibili all’uomo. Tutti i beni ritrovati sono stati sequestrati dalla polizia in attesa di stabilire se ci siano eredi o parenti in grado di spiegare la provenienza dei beni ed eventualmente di rivendicarne la proprietà.

Oltre alla Ferrari e alla Cadillac, nel garage dell’uomo sono stati ritrovate anche una Mercedes e una Suzuki, anche queste entrambe intestate a lui. Accertamenti in corso anche per chiarire la provenienza delle automobili e da quanto tempo l’uomo ne fosse in possesso.

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Giornalista. Ha studiato Scienze della Comunicazione. Specializzazione in editoria. Scrive principalmente di cronaca, spettacoli e sport occasionalmente. Appassionato di televisione e teatro.