Nel Si&No del Riformista spazio al dibattito sul Superbonus. Forza Italia ha esultato per l’approvazione di un decreto ad hoc: è giusto? Favorevole Alessandro Cattaneo, deputato di Forza Italia secondo il quale è stata “trovata una soluzione di buonsenso che tutela le famiglie e i conti pubblici”Contrario invece il deputato di Italia Viva Luigi Marattin secondo il quale “non si capisce come si possa intravedere in tutto questo una grande vittoria politica”. 

Qui il commento di Alessandro Cattaneo:

Con il decreto legge approvato dal Consiglio dei Ministri e grazie al lavoro di Forza Italia abbiamo raggiunto un risultato importante che tutela famiglie, imprese e tutta la filiera dell’edilizia e garantisce la tenuta dei conti pubblici. Con l’accordo raggiunto sul Superbonus ha prevalso il buonsenso ed il pragmatismo di Forza Italia su una scelta delicata che rischiava di penalizzare famiglie, imprese e lavoratori onesti e tutta la filiera dell’edilizia. La sintesi raggiunta è il frutto della capacità di mediazione di Forza Italia ⁠che si battuta più di tutti per giungere a questa soluzione, grazie anche al lavoro del nostro segretario nazionale, Antonio Tajani.

Con l’emanazione di un decreto ad hoc si lavora per un’uscita ordinata dalla misura e per salvaguardare il più possibile coloro che avevano visto nei bonus edilizi e nel Superbonus una concreta opportunità di lavoro e la possibilità di efficientare e ristrutturare il bene principale degli italiani, la casa.

Il 110% rimarrà quindi in vigore per i redditi bassi e si procederà ad una sanatoria per evitare la restituzione delle somme per chi ha terminato i lavori nei tempi prestabiliti. Resta in piedi il bonus al 70% per coloro che proseguiranno i lavori nel 2024.

La ragionevolezza di questo provvedimento è evidente perché si basa su un principio liberale: chi ha assunto impegni, chi ha aperto cantieri, chi ha investito tempo e risorse perché garantito dallo Stato non poteva essere abbandonato a metà strada, con il rischio di non veder mai terminati i lavori, di restituire somme alla scadenza del 31 dicembre o di mettere in grande crisi imprese e lavoratori.

Lo Stato deve tutelare i cittadini e soprattutto non può essere fonte di disagi e problemi. Siamo il partito che più di ogni altro crede nel valore della casa. “La casa è sacra, non si tocca, è il pilastro su cui ogni famiglia ha il diritto di costruire la sicurezza del suo futuro”, ripeteva spesso il presidente Berlusconi ed anche in questa occasione abbiamo portato avanti i valori che ci ha insegnato. Così come crediamo fortemente nell’efficacia della leva fiscale anche nell’edilizia, introdotta per la prima volta proprio dai Governi Berlusconi.

Per questo proseguiremo con la cessione del credito d’imposta, sconfessando voci che volevano l’interruzione dei bonus edilizi. Continueremo a puntare forte sugli incentivi fiscali per le ristrutturazioni e l’efficientamento energetico, ma con ordine e sobrietà, rispettando l’equilibrio dei conti pubblici. Con la competenza di questo Governo di Centrodestra non ripeteremo errori marchiani fatti in passato. L’obiettivo resta quello di aiutare chi non ha una capienza fiscale sufficiente ed entrare nell’ordine di idee che ci sono condomini che vanno a diverse velocità.

Il principio alla base dei bonus edilizi e del Superbonus era corretto, nessuno era contrario all’inizio, ma l’attuazione ed il metodo sono stati quanto di più di deleterio possibile per la stabilità del comparto edilizio e dei costi a carico dello Stato. I proclami iniziali hanno tratto in inganno tutti, nessuno può dirsi vergine. Tutti hanno sostenuto in questi anni il Superbonus, anche Italia Viva e Fratelli d’Italia.

All’atto pratico ci siamo resi conto tutti che si è arrivati ad un punto di non ritorno, trascinato fino ad oggi e gestito male: solo negli ultimi 4 mesi i bonus edilizi sono costati allo Stato 14 miliardi di euro. Questo Governo imprimerà una svolta virtuosa riorganizzando i bonus edilizi e riscrivendo il bonus del 70%, in modo strutturato, sobrio ed efficace, con un nuovo provvedimento. Sarà importante continuare a lavorare per garantire al meglio la messa a terra di questo provvedimento proseguendo nel confronto costante con Ance, Confartigianato e tutte le associazioni e gli operatori di categoria interessati.

Alessandro Cattaneo

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