Le misure precauzionali e i timori della popolazione
Terremoti a Santorini, autorità temono scossa catastrofica: in corso sciame sismico

Un intenso sciame sismico sta colpendo in questi giorni di Santorini in Grecia. L’isola, una delle più frequentate dai turisti che visitano le Cicladi, si trova nel Mar Egeo ed è di origine vulcanica. Dallo scorso venerdì si stanno susseguendo una serie di scosse che hanno raggiunto la magnitudo di 4.3 e messo in allarme il ministero della Protezione civile ellenica. Infatti nella giornata di oggi sono state chiuse le scuole e i due porti minori, così come sono state vietate tutta una serie di attività che si possono svolgere solo in ambienti chiusi. L’aumento dell’attività sismica ha anche fatto mettere in piedi, dal ministero, una serie attività: “Con l’aumento dell’attività sismica un comitato scientifico sta monitorando costantemente il fenomeno, analizzando i dati e aggiornando la pianificazione delle azioni preventive e, sulla base dei dati disponibili finora, non c’è motivo di essere particolarmente preoccupati“.
Inoltre sono stati inviati sull’isola squadre speciali dei vigili del fuoco per gestire le grandi emergenze e allestite alcune tendopoli in altura nel caso in cui bisognerà evacuare le parti a rischio tsunami. A Santorini sono anche sbarcati droni e unità cinofile specializzate nella ricerca di sopravvissuti sotto le macerie. Tantissimi dei residenti, spaventati dalle continue scosse, stanno abbandonando l’isola e si stanno spostando in attesa di un periodo di quiete in altre isole o sulla terra ferma a casa di amici o parenti. Molti hanno dormito all’aperto per paura che in caso di un forte sisma le proprie abitazioni possano crollare.
L’ULTIMO DEVASTANTE TERREMOTO DI SANTORINI
È datato 1956 l’ultimo devastante terremoto avvenuto nell’isola di Santorini. Infatti il 9 luglio di quell’anno alle 5.11 di mattina un forte sisma di magnitudo 7.8 colpì l’isola di Santorini. L’epicentro fu a soli 5 chilometri dall’isola e causò uno tsunami che interessò tutte le coste del Mar Egeo e si è calcolato che le onde arrivarono anche a 25 metri di altezza distruggendo in particolare la parte settentrionale dell’isola di Creta. Il terremoto causò a Santorini 53 morti e oltre 100 feriti, oltre ingenti danni alle strutture presenti sull’isola.
L’ESPLOSIONE DI SANTORINI
A preoccupare è inoltre il fatto che Santorini è un’isola vulcanica ed è stato già teatro, nella storia, di eruzioni devastanti. Infatti l’esplosione che è avvenuta tra il 1627 e il 1620 a.C. è la più devastante documentata in epoca storica. Si ritiene che, oltre ad aver cambiato la fisionomia dell’isola da circolare a come la conosciamo oggi, sia stata decisiva per il declino della civiltà minoica. Infatti alcuni studiosi ritengono che l’eruzione, che causò conseguenze dall’Africa alla Scandinavia e da Gibilterra al Golfo Persico, diede vita a n enorme tsunami che distrusse le coste l’isola di Creta e probabilmente devastò gli insediamenti minoici. Dall’altro lato, però, tsunami ed eruzione non causarono molte vittime sull’isola poiché furono evidentemente anticipati da scosse di avvertimento o altri precursori che diedero il tempo alla popolazione di lasciare le proprie case in tempo.
© Riproduzione riservata