Un violento terremoto di magnitudo 7.4 ha scosso Taiwan, precisamente la sua parte orientale, segnando l’ evento sismico “più potente degli ultimi 25 anni” a detta del direttore del Centro sismologico di Taipei, Wu Chien-fu. L’evento è paragonabile solo a quello di magnitudo 7.6 che ha colpito l’isola nel 1999, causando la perdita di circa 2.400 vite umane e la distruzione di oltre 50.000 edifici. Poco dopo, una seconda scossa, di magnitudo 6.5, ha colpito la costa orientale: l’epicentro è stato registrato in mare, a 11 km a nord-est di Hualien City, ad una profondità di 11,8 km.

L’epicentro, crolli e vittime

Secondo quanto riportato dall’Amministrazione meteorologica taiwanese, l’epicentro della prima scossa di terremoto è stato individuato nelle acque, a 25 chilometri a sud della contea di Hualien e a 138 chilometri da Taipei. Nella contea di Hualien, prossima all’epicentro, si sono verificati crolli di edifici con persone intrappolate sotto le macerie. Attualmente, si contano almeno 9 vittime e quasi 821 feriti, ma il numero delle prime è in costante aumento.

Al momento l’allarme tsunami per Taiwan e il Giappone, è stato ritirato. La contea di Hualien ha registrato il crollo di 26 edifici, e le operazioni di soccorso sono in corso per liberare le persone intrappolate. Su tutti i media sta spopolando l’immagine di un edificio residenziale (in foto), di cinque piani gravemente danneggiato, con il primo piano del palazzo completamente crollato mentre i restanti restano inclinati verso terra. Secondo la National Fire Agency (Nfa), almeno 77 persone sono intrappolate in tutta Taiwan. La presidente Tsai Ing-wen ha istituito un’apposita unità di coordinamento per la gestione dell’emergenza e ha mobilitato le forze armate nelle aree maggiormente colpite. Si sono anche verificate interruzioni nell’erogazione dell’energia elettrica sull’intera isola (e più di 87mila famiglie in tutta l’isola sono rimaste senza corrente) anche se la situazione è stata in gran parte ripristinata verso le 10:30 locali.

L’aiuto della Cina

La Cina dichiarandosi molto preoccupata per il disastro, ha espresso “le sincere condoglianze ai connazionali di Taiwan”, precisando che “presterà molta attenzione al disastro e alle situazioni successive” e rendendosi disponibile “a fornire assistenza in caso di catastrofe”.

Voli sospesi

Le autorità della prefettura meridionale di Okinawa, in Giappone, hanno sospeso i voli nel principale aeroporto della regione come precauzione a causa dell’allerta tsunami, dalle 9:25 ora locale.

 

Seguono aggiornamenti

Redazione

Autore