È un giallo il massacro di Gorizia
Torturato e massacrato a morte, è caccia alla banda per l’omicidio di Walter Pappalettera
Walter Pappalettera è stato picchiato selvaggiamente, torturato e ucciso. Aveva 41 anni, di Gorizia. Il suo corpo è stato ritrovato all’interno di un garage di via Garzarolli, quartiere Sant’Anna del capoluogo isontino. Sul posto sono intervenuti il 118 che ha tentato di rianimare l’uomo, la Polizia Scientifica e gli agenti della questura coordinati dalla Procura della Repubblica.
Nessuna traccia del colpevole o dei colpevoli. Il cadavere straziato è stato ritrovato nel garage di proprietà della vittima in via Garzarolli 115 a Gorizia il pomeriggio di ieri, domenica 17 luglio. Quando è stato ritrovato l’uomo era ancora in vita, forse nella fase finale di una lunga agonia, ma i numerosi tentativi di rianimazione del personale sanitario non sono riusciti a salvarlo. Sulla vicenda indaga la Squadra Mobile.
Pappalettera era nipote di un noto imprenditore edile. Era nato ed era residente nel capoluogo isontino. “La causa del decesso del 41enne, che presentava delle ecchimosi al volto ed una ferita lacerocontusa sulla fronte, sarà chiarita dall’esame autoptico che verrà disposto dall’Autorità Giudiziaria titolare dell’indagine”. Il comunicato della Procura di Gorizia definisce “prematura ogni altra considerazione sull’accaduto”.
È caccia all’aggressore intanto, o meglio agli aggressori visto che si parla di una banda di cinque, sei persone che ha fatto perdere le sue tracce. Secondo quanto ricostruito finora dal magistrato di turno, e riportato dall’Ansa, l’uomo è stato soccorso “a seguito di una segnalazione di un passante, che l’aveva notato riverso a terra nella propria rimessa per le auto, presumibilmente aggredito da delle persone”.
Pappalettera sarebbe stato massacrato di botte, a calci e pugni, forse colpito anche con un oggetto contundente. Nonostante lo stretto riserbo delle indagini, trapela da Il Corriere della Sera che il 41enne avrebbe sofferto di problemi di dipendenza da sostanze stupefacenti. Non risultano precedenti ne rapporti con la criminalità. Al momento quello di Gorizia è un giallo, un episodio truculento che ha sconvolto la comunità.
© Riproduzione riservata