Intercettato in strada mentre girava sullo scooter “aziendale” del clan e costretto a salire su un’auto che l’ha poi condotto nel fortino del gruppo rivale, dove è stato aggredito con un cacciavite e ferito con una ventina di tagli agli arti inferiori e al gluteo. Nuova puntata dello scontro in corso a Pianura, periferia occidentale di Napoli, dove ogni giorno tra stese, pestaggi, sequestri lampo e tentativi di agguati, la situazione è da mesi fuori controllo. La scomparsa di Andrea Covelli, 27 anni incensurato sequestrato torturato e ucciso la scorsa settimana, non ha portato maggiore attenzione delle forze dell’ordine nel quartiere partenopeo. Quelle che ci sono continuano a lavorare in condizioni difficili perché sottorganico.

Dall’omicidio Covelli (ritrovato cadavere il primo luglio scorso) ad oggi, sono successi ben tre episodi inquietanti in meno di una settimana: dalla stesa in via Torricelli al tentato omicidio di Carlo Pulicati, colpito da un proiettile alla mandibola, fino all’ultimo episodio avvenuto nel pomeriggio di giovedì 7 luglio e che riguarda Antonio D’Agostino, 25enne pregiudicato e ritenuto dagli investigatori vicino al gruppo Calone-Esposito-Marsicano (consegnerebbe droga in scooter), arrivato intorno alle 19 all’ospedale San Paolo di Fuorigrotta con numerosi tagli alle gambe.

Il giovane, che si sarebbe avvicinato al “clan della spazzatura” di via Napoli solo negli ultimi tempi, ha cambiato versione dopo aver riferito il solito “mi volevano rapinare, ho reagito e mi hanno ferito”. Una frase standard che quasi sempre non regge. Così dopo che i poliziotti gli hanno fatto notare le numerose ferite riportate alla gamba destra, alla coscia sinistra e al gluteo (15 i giorni di prognosi), poco compatibili con una rapina finita male, D’Agostino ha raccontato tutt’altra versione.


Ha riferito di essere stato intercettato nei pressi di un bar in via Montagna Spaccata a Pianura mentre girava in scooter. Ad affiancarlo un’auto con bordo diverse persone. “Devi venire con noi” la richiesta avanzata. Il 25enne ha obbedito lasciando il motorino e salendo sulla vettura partita alla volta di via Torricelli, zona sotto controllo del gruppo rivale, i Carillo-Perfetto. Qui D’Agostino sarebbe stato picchiato e ferito con un cacciavite, prima di essere rilasciato.

La sua versione è al vaglio degli agenti del commissariato di Pianura, guidati dal dirigente Arturo De Leone, che in queste ore stanno visionando anche le immagini delle telecamere presenti lungo via Montagna Spaccata nel tentativo di trovare indizi utili. Il 25enne sarebbe stato oggetto di una vera e propria spedizione punitiva per questioni relative allo spaccio di droga.

 

 

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Giornalista professionista, nato a Napoli il 28 luglio 1987, ho iniziato a scrivere di sport prima di passare, dal 2015, a occuparmi principalmente di cronaca. Laureato in Scienze della Comunicazione al Suor Orsola Benincasa, ho frequentato la scuola di giornalismo e, nel frattempo, collaborato con diverse testate. Dopo le esperienze a Sky Sport e Mediaset, sono passato a Retenews24 e poi a VocediNapoli.it. Dall'ottobre del 2019 collaboro con la redazione del Riformista.