Hanno provato a sparagli in faccia, colpendolo di striscio alla mandibola. Agguato nella notte a Pianura, periferia ovest di Napoli al centro di una lotta tra bande che sembra non interessare a nessuno. Miracolato un uomo di  27 anni, Carlo Pulicati, con diversi precedenti e considerato vicino al “clan della spazzatura” di via Napoli (Esposito-Marsicano-Calone). Un agguato avvenuto intorno alle tre della scorsa notte e la cui dinamica è al vaglio della Squadra Mobile di Napoli, guidata dal dirigente Alfredo Fabbrocini.

Inverosimile la versione fornita da Pulicati, medicato e giudicato guaribile in 20 giorni (ha rifiutato il ricovero e firmato le dimissioni). Agli agenti arrivati poco dopo le quattro al pronto soccorso dell’ospedale San Paolo, dove è giunto su uno scooter guidato da un amico, il 27enne ha raccontato di essere stato vittima di un tentativo di rapina in via Campanile, zona dove però non sono stati ritrovati né bossoli né tracce di sangue. Stando al racconto di Pulicati, uno scooter avrebbe affiancato lui e un amico nei pressi di un esercizio commerciale e al rifiuto di consegnare soldi e cellulari, il passeggero avrebbe esploso un solo colpo d’arma da fuoco che ha centrato la mandibola dell’uomo.

Una versione che fa acqua da tutte le parti. L’agguato è avvenuto altrove e rientrerebbe nell’ambito di uno scontro contro il gruppo Carillo-Perfetto che va avanti da oltre un anno e che ha raggiunto un punto di non ritorno con l’omicidio Andrea Covelli, il 27enne incensurato torturato, ucciso e ritrovato cadavere lo scorso primo luglio, due giorni e mezzo dopo la scomparsa.

La tregua tuttavia è durata solo pochi giorni. Come anticipato dal Riformista, già due sere fa (4 luglio), colpo d’arma da fuoco sono stati segnalati dai residenti di via Torricelli. Ventiquattr’ore dopo l’agguato fallito a Carlo Pulicati che è ritenuto dagli investigatori vicino al gruppo pianurese di via Napoli e anche a quello degli Esposito di Bagnoli. Una vera e propria caccia al rivale quella in corsa a Pianura che è arrivata all’attenzione dell’opinione pubblica solo con il brutale omicidio di Covelli.

Adesso però, a meno di una settimana dalla sua tragica scomparsa (le cui indagini sono in corso e l’ipotesi principale è quella di una vendetta trasversale), sembra essere tornato tutto alla ‘normalità’, con agguati, stese e pestaggi all’ordine del giorno.

 

 

Avatar photo

Giornalista professionista, nato a Napoli il 28 luglio 1987, ho iniziato a scrivere di sport prima di passare, dal 2015, a occuparmi principalmente di cronaca. Laureato in Scienze della Comunicazione al Suor Orsola Benincasa, ho frequentato la scuola di giornalismo e, nel frattempo, collaborato con diverse testate. Dopo le esperienze a Sky Sport e Mediaset, sono passato a Retenews24 e poi a VocediNapoli.it. Dall'ottobre del 2019 collaboro con la redazione del Riformista.