Letture
Tre donne, un solo mistero: il mondo fantastico di NDiaye, la scrittrice francese porta i lettori dentro un grande segreto familiare

Visto da fuori, il mondo di Lucie è piuttosto ordinario e rassicurante; quello di una moglie e di una mamma, in un tranquillo appartamento di un’agiata cittadina della provincia francese. Le donne della sua famiglia, però, possiedono tutte un dono che si tramandano di madre in figlia. Le sue due prodigiose ragazze non fanno certo eccezione. Lucie cammina così sul filo di un rasoio: cerca da un lato di coltivare i poteri occulti delle figlie, che vede crescere e sfuggire via, e tenta dall’altro di proteggere questo segreto da una società pronta a distruggere ciò che esula dalla “normalità”. E il suo dono si trasformerà presto in una maledizione.
In questo “La strega” (Prehistorica Editore, traduzione di Antonella Conti) Marie NDiaye, prima donna afrodiscendente a vincere il prestigioso premio Goncourt, dà voce alle donne, ancora troppo spesso relegate a un ruolo marginale nella società. Come detto, le protagoniste di questo romanzo, che si presta anche a una lettura autobiografica, sono una mamma e due figlie. E un misterioso dono da tramandarsi. È in una chiave fantastica che NDiaye esprime questo senso di estraniamento, in una prosa non banale che cattura il lettore fino alla fine.
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