Guerra
Trump attacca l’Iran. Netanyahu: “Una decisione che cambierà la storia”. Per Teheran nessun danno grave ma promesse di ‘conseguenze eterne’

“È la scommessa più pericolosa per il mandato di Donald Trump”. Non hanno difficoltà, in America, a definire l’operazione del Presidente degli Stati Uniti, ritratto nella scorsa notte, ora italiana, all’interno della «Situation Room» per seguire l’esito dell’attacco in Iran. Scene da film. Accanto a lui il direttore della Cia John Ratcliffe e il segretario di stato Marco Rubio, a dare l’ok per liberare sei bombe bunker buster, le Gbu-57 Mop su Fordow, Natanz ed Esfahan, i tre principali siti nucleari della controparte.
Attacco che secondo la Casa Bianca dovrebbe essere interpretato come un segnale all’Iran: non ce ne saranno ulteriori, e l’obiettivo è portare Teheran alla fase negoziale. “A questo punto o ci sarà la pace, oppure una tragedia senza precedenti”, le parole di Trump che ha annunciato contestualmente la distruzione di “impianti nucleari chiave”. “Il nostro obiettivo – prosegue The Donald – era annullare le capacita di arricchimento di Teheran e la sua minaccia nucleare”, promettendo altri attacchi solo nel caso in cui non si arrivasse rapidamente alla pace.
L’operazione è stata definita uno “spettacolare successo militare”. Ma dall’Iran smorzano l’entusiasmo americano. Prima degli attacchi di questa notte ai siti nucleari, le strutture erano già state evacuate, e i materiali potenzialmente in grado di causare radiazioni, rapidamente trasferiti. “Contrariamente a quanto affermato dal presidente Donald Trump» il sito nucleare di Fordow non ha subito gravi danni”, ha ammesso Mohammad Manan Raisi, deputato del Parlamento iraniano di Qom. Tesi ribadita anche dal vicegovernatore di Qom, Morteza Heidari, che ha sottolineato il successo della difesa antiaerea, mentre il ministro degli Esteri iraniani, Abbas Araghchi, fatica a pronunciare la parola pace: “L’Iran si riserva tutte le opzioni per difendere la propria sovranità, i propri interessi e il proprio popolo. Quanto accaduto questa mattina è oltraggioso e avrà conseguenze eterne”.
Da Israele invece solo entusiasmo. Netanyahu, che ha conosciuto in anticipo l’intenzione americana, ha ringraziato il presidente USA: “Una decisione coraggiosa che cambierà la storia. Entrambi diciamo spesso che “la pace attraverso la forza”, e che Prima viene la forza, poi la pace. E stasera il presidente Trump e gli Stati Uniti hanno agito con molta forza”.
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