I colloqui tra la Casa Bianca e il Cremlino si erano interrotti dopo il vertice di Ginevra tra Biden e Putin, all’inizio del mandato presidenziale (2021): ora a riprenderli sarebbe stato Donald Trump. Il Tycoon avrebbe alzato il telefono e digitato il numero di Vladimir Putin per la prima volta dalla sua vittoria elettorale. D’altronde, aveva promesso di fermare la guerra entro le prime 24 ore del suo mandato, e in attesa di insediarsi ufficialmente il 20 gennaio, ha già iniziato a muoversi in quella direzione. Questo almeno il racconto del Washington Post (smentito però nel corso della mattinata dal Cremlino): la scorsa settimana il futuro presidente americano avrebbe avuto una conversazione telefonica con l’ex KGB  dalla sua residenza a Mar-a-Lago, in Florida. Durante la chiamata, senza l’assistenza del Dipartimento di Stato o la presenza di un traduttore ufficiale, avrebbe suggerito al leader russo di evitare un’escalation del conflitto, sottolineando l’importanza di ristabilire la pace in Europa.

Anche Zelensky sarebbe stato informato di questo scambio, senza sollevare obiezioni. Alla conversazione con quest’ultimo era presente Elon Musk, che, grazie a Starlink, assicura l’accesso a Internet in Ucraina. Intanto, Biden si prepara a inviare nuovi aiuti militari a Kiev nelle sue ultime settimane di mandato.

Dmitri Peskov smentisce la telefonata

Nel corso della mattinata è arrivata però la smentita del Cremlino. Nessuna telefonata Donald Trump e Vladimir Putin. “Questa notizia è una pura invenzione. Si tratta di informazioni false”, ha detto Dmitri Peskov, a proposito dell’esclusiva del Washington Post, “Non ci sono ancora piani specifici per i contatti tra Putin e Trump”.  Sul campo intanto, la situazione resta critica. Solo ieri, oltre trenta droni ucraini hanno attaccato il territorio russo nelle prime ore del mattino, con Mosca che afferma di averli abbattuti. Secondo fonti militari americane e ucraine citate dal New York Times, la Russia avrebbe concentrato 50.000 soldati, incluse migliaia di truppe nordcoreane, per tentare di riconquistare l’area di Kursk.

Armi a Zelensky per restare fuori dalla NATO

Nel frattempo, Trump ha avviato il suo piano: fare pressioni su Putin per congelare il conflitto, evitando al contempo l’ingresso dell’Ucraina nella NATO. In cambio, Zelensky dovrebbe ricevere un quantitativo sufficiente di armi per spaventare il nemico.

Redazione

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