Ventuno Paesi hanno sostenuto la difesa di Venezia, evitando di farla entrare nella lista nera Unesco dei siti in pericolo. Lo ha stabilito il World Heritage Committee, nella sua 45ª sessione, oggi a Riad, in Arabia Saudita. Ad eccezione di Nigeria e Tailandia che non hanno espresso parere, gli altri Paesi hanno votato a favore della preservazione dello status di Patrimonio dell’Umanità di Venezia.

L’iniziativa era stata avanzata da Icomos, una delle organizzazioni consultive dell’Unesco, che ha sottolineato come le misure adottate fino ad ora non erano state sufficienti a proteggere la città. Tuttavia, la maggior parte dei Paesi presenti ha respinto questa proposta, sostenendo che gli sforzi compiuti dall’Italia, inclusa la recente decisione del consiglio comunale di introdurre un contributo di accesso, dimostrano la volontà di preservare Venezia.

Il Giappone è stato il primo Paese a sostenere vigorosamente l’Italia, elencando le azioni intraprese per proteggere la città, come le restrizioni sul passaggio delle grandi navi nel Bacino di San Marco e il progetto Mose per contrastare l’acqua alta. La posizione è stata condivisa dalla maggior parte dei Paesi presenti, in particolare quelli africani.

Redazione

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