Aveva prima organizzato la “Marcia su Roma” dello scorso 30 maggio, da esponente di spicco del Fronte Popolare di Liberazione, e poi sempre durante la manifestazione si era fermato a urinare contro un muro della sede della Presidenza del Consiglio dei Ministri a Palazzo Chigi per “dimostrare il rispetto nei confronti di Conte”.

Per Nicola Franzoni, noto ristoratore di Carrara, è scattata la denuncia. All’imprenditore sono contestati i reati di vilipendio alla Repubblica e alle istituzioni, apologia di fascismo, istigazione a disobbedire alle leggi, atti contrari alla pubblica decenza e manifestazione non autorizzata.

Franzoni, residente a La Spezia, è stato fermato ieri in un albergo della Capitale dalla Digos, dove era tornato per partecipare ad una nuova manifestazione non autorizzata. Gli agenti della Questura gli hanno anche notificato un foglio di via da Roma, della durata di 2 anni.

Tutto finito quindi? Neanche per idea. Franzoni infatti, dopo esser stato rilasciato dalla polizia, ha girato e pubblicato un video dove torna alla carica. “Non c’è una ragione valida per quello che hanno fatto. Io gli scateno la guerra sul territorio nazionale – dice Franzoni – Se mi cacciate da Roma, vado a Milano: il casino ve lo estendo a tutta Italia”. Per Franzoni infatti la rivoluzione deve continuare, fino a quando non mi arresteranno. Dobbiamo unirci per cacciare tutti i partiti, di maggioranza e di opposizione”. Infine la ‘minaccia’: “Mi hanno fermato perchè ho fatto la pipì sulla targa del presidente del consiglio io se posso torno stasera a fargliela”.

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