Gianluca Masserdotti aveva 54 anni, era in salute, carrozziere di Flero, in provincia di Brescia. Ha sofferto diversi eventi trombotici ed è morto nel pomeriggio di giovedì 10 giugno. Il 29 maggio aveva ricevuto il vaccino anti-covid Astrazeneca. “Mio padre era sano. Perché sia finita così non riusciamo a spiegarcelo”, ha detto la figlia a Il Corriere della Sera. Il suo caso è emerso dopo quello di Camilla Canepa, 18 anni, di Genova, sulla cui morte si indaga perché aveva ricevuto il preparato AstraZeneca. La Procura di Brescia ha aperto un fascicolo. Tutta da chiarire, in questa vicenda come in quella della 18enne ligure, il legame tra il vaccino, la morte ed eventuali precedenti patologie.

Masserdotti aveva sofferto indolenzimento e febbre per un paio di giorni dopo il vaccino, quindi stanchezza per altri giorni ancora, un fortissimo mal di testa. Domenica scorsa, in casa, davanti alla compagna, è caduto improvvisamente a terra rigido. Appena arrivato in ospedale è stato sottoposto a un intervento di angiografia per rimuovere il trombo. Un’altra operazione nella notte tra lunedì e martedì. Mercoledì è stata dichiarata la morte cerebrale. I suoi organi saranno donati.

Ieri il Comitato Tecnico Scientifico ha emesso una raccomandazione, per la verità già espressa, di somministrare il vaccino AstraZeneca solo agli over 60. Chi ha fatto la prima dose con il siero di Oxford potrà fare la seconda se over 60 altrimenti completerà il ciclo vaccinale con i vaccini a Rna messaggero Pfizer BioNTech o Moderna. Cancellati gli Open Day con AstraZeneca. La ragazza di Sestri Levante, a fine maggio, e con entusiasmo, aveva aderito a uno di questi, in virtù anche della rimozione dei limiti di età nel prosieguo della campagna vaccinale. Proprio su tutta questa gestione del siero adesso si interrogano i familiari di Gianluca Masserdotti.

“Tra una ventina di giorni – ha spiegato la sorella Sonia al Corriere – potrebbero arrivare risposte dai risultati delle analisi specifiche, eseguite appena Gianluca è arrivato in ospedale, disposte quando i medici hanno saputo che era stato vaccinato da poco, diagnosticando un’ischemia e un’emiparesi sinistra. Non è escluso che avesse già un trombo mai diagnosticato e che il vaccino abbia innescato questo processo che non gli ha dato scampo. Quando è arrivato al pronto soccorso aveva le piastrine praticamente azzerate, e, forse, con il vaccino in corpo, il suo fisico non è riuscito a reagire, nonostante i medici abbiano fatto di tutto per salvarlo”.

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Giornalista. Ha studiato Scienze della Comunicazione. Specializzazione in editoria. Scrive principalmente di cronaca, spettacoli e sport occasionalmente. Appassionato di televisione e teatro.