La data segnata sul calendario sarebbe quella del 10 giugno: entro quel giorno in Italia non ci saranno più restrizioni legate alle fasce d’età e tutti gli italiani potranno prenotare il proprio vaccino, anche se hanno meno di 40 o 30 anni.

È questo l’indirizzo del governo e della struttura commissariale guidata dal generale Francesco Paolo Figliuolo. Secondo quanto scrive il Corriere della Sera la scelta è arrivata grazie ai ‘conti’ sulle dosi di vaccino in arrivo: tra quello di AstraZeneca, Moderna, Pfizere e Johnson&Johnson, nelle prossime due settimane ci saranno abbastanza dosi da poter pianificare una accelerazione della campagna vaccinale prima dell’estate.

Il secondo obiettivo è anche quello di allineare “dall’alto” l’andamento della vaccinazione nelle Regioni: tra chi sta già vaccinando la fascia 40-49 e chi è invece in ritardo sulla tabella di marcia. 

LE DOSI IN ARRIVO – La circolare attesa entro il 10 giugno si basa, come detto, sull’arrivo massiccio di nuovi vaccini. Entro fine giugno dovrebbero essere, salvo problemi, oltre 28 milioni: di questi 8 arriveranno a giorni, altri 20 nel corso del prossimo mese. 

In questo modo si potrà non solo coprire le fasce d’età già previste ma andare oltre, aprendo a tutti. Che la priorità si a ancora quella degli over 60 lo aveva chiarito lo stesso Figliuolo pochi giorni fa, ospite di Dimartedì: “Sugli over 80, che è la categoria più a rischio, abbiamo vaccinato oltre il 90%, ne mancano all’appello 460 mila. Per gli over 70 siamo all’80% e ne mancano 1,2 milioni, sugli over 60 siamo a oltre il 65% e ne mancano all’appello 2,6 milioni, considerando la platea calcolata su tessera sanitaria. Adesso dobbiamo terminare queste classi andando a intercettarle in una maniera più proattiva rispetto a quello che è stato fatto finora”.

IL VACCINO IN VACANZA – L’altro fronte caldo è quello del vaccino in vacanza. Su spinta della Regione Friuli Venezia Giulia guidata da Massimiliano Fedriga, anche presidente della Conferenza Stato-Regioni,  Lombardia, Veneto e Piemonte vogliono chiedere un alleggerimento delle agende vaccinali nelle due settimane centrali di agosto.

Una richiesta che trova sponda nel ministro del Turismo, a sua volta leghista, Massimiliano Garavaglia. L’obiettivo? Quello di pianificare la seconda dose in modo tale da consentire a chi vive in queste quattro regioni di prenotare il primo vaccino e ‘calibrare’ il secondo in modo tale da somministrarlo nella prima o nella quarta settimana di agosto.

Un modo per favorire il turismo, ovviamente, anche perché la strategia del ‘vaccino in vacanza’ ipotizzata nelle scorse settimane, a cause di problematiche logistiche di difficile soluzione, pare essere ormai accantonata. Troppo complicato quantificare il flusso turistico, adeguare i sistemi vaccinali delle Regioni che dovrebbero essere più interessate dalla ‘fiumana’ di turisti estivi.

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Napoletano, classe 1987, laureato in Lettere: vive di politica e basket.