La malattia
Vaiolo delle scimmie, contagio dopo una ‘festa di Natale promiscua” a Firenze. Importante vaccinazione contro il virus
Si tratta di soggetti maschili, tutti abbastanza giovani, salvo un caso di una persona di mezza età. Verosimilmente l’infezione è stata contratta con una sessualità promiscua

I medici non vogliono creare allarmismi ma sta di fatto che due focolai di vaiolo delle scimmie sono stati individuati nella zona di Firenze. “Si tratta di soggetti maschili, tutti abbastanza giovani, salvo un caso di una persona di mezza età. Verosimilmente l’infezione è stata contratta con una sessualità promiscua. Ci sono state delle feste che possono aver determinato la trasmissione”. E’ quanto spiega Renzo Berti, direttore del dipartimento di prevenzione dell’Asl Toscana centro, riguardo ad alcuni casi di vaiolo delle scimmie diagnosticati nell’area fiorentina.
Il vaiolo delle scimmie si cura, raramente si aggrava
Il vaiolo delle scimmie “molto di rado dà conseguenze gravi, si risolve spontaneamente in circa quattro settimane. Soltanto rari casi evolvono in modo più grave“, afferma Berti dopo l’accertamento di 11 casi di vaiolo delle scimmie, sottolineando che “non c’è motivo di allarme”.
I casi di vaiolo delle scimmie, spiega la Regione Toscana con una nota, sono stati tutti “prontamente gestiti dalle aziende sanitarie”. I servizi di igiene pubblica hanno svolto le indagini epidemiologiche per individuare eventuali contatti e hanno proceduto, nei giorni scorsi, a notificare i casi al Ministero della salute. Il contagio risalirebbe al periodo delle festività natalizie.
In Europa individuati 138 casi in un mese
L’infezione, spiega ancora Berti, si trasmette “tramite contatto stretto, a maggior ragione se è di tipo sessuale, tra persone infette. La trasmissione può avvenire anche in caso di contatti mediati da indumenti, ma prevalentemente avviene con il contatto fisico”. Secondo l’ultimo rapporto congiunto dello European Centre for Disease Prevention and Control e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità , nelle 4 settimane a cavallo fra metà dicembre e metà gennaio in Europa sono stati registrati 138 casi di infezione.
A guidare la classifica la Spagna con 68 casi, seguono Germania (21) e Italia (17). Dall’inizio dell’epidemia nella primavera del 2022, in Europa sono stati diagnosticati 26.703 casi di vaiolo delle scimmie, riepiloga il rapporto. Si sono contati 855 ricoveri in ospedale, 8 in terapia intensiva e 7 decessi.
Sintomi e terapia del vaiolo delle scimmie
Il vaiolo delle scimmie, si ricorda, è una malattia virale infettiva rara, riscontrata per lo più in paesi tropicali dell’Africa centrale e occidentale, anche se nel 2022 ci sono stati focolai in diverse nazioni e pure in Italia. Si manifesta con sintomi simili a quello del vaiolo, ma in forma meno grave.
La malattia insorge dopo una dozzina di giorni dall’esposizione e dura da due a quattro settimane: febbre, cefalea, dolori muscolari, linfoadenopatia ed eruzioni cutanee dopo i primi giorni sono i sintomi.
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