L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha dichiarato il vaiolo delle scimmie emergenza sanitaria globale. L’annuncio è arrivato questo pomeriggio, in una conferenza stampa a Ginevra, dalla voce del direttore generale dell’Organizzazione Tedros Adhanom Ghebreyesus. L’emergenza sanitaria globale è il massimo livello d’allerta previsto dall’Oms. A oggi in Italia sono stati rilevati 407 casi negli ultimi mesi.

“Ho deciso di dichiarare un’emergenza di salute pubblica di portata internazionale”, ha detto Ghebreyesus spiegando che il comitato di esperti non aveva raggiunto un consenso unanime prima della sua decisione. È la prima volta che il capo dell’agenzia delle Nazioni Unite prende una decisione del genere senza consenso all’interno del comitato. “In breve, abbiamo un’epidemia che si è diffusa rapidamente in tutto il mondo attraverso nuove modalità di trasmissione di cui capiamo troppo poco e che soddisfa i criteri delle normative sanitarie internazionali“, ha aggiunto il direttore.

Il mese scorso il comitato di esperti aveva dichiarato che l’epidemia mondiale non rappresentava ancora un’emergenza internazionale. I contagi hanno colpito oltre 16mila persone in 75 Paesi in tutto il mondo. Il rischio è considerato alto in Europa mentre è “moderato” nel resto del mondo. L’allerta “è un invito all’azione, ma non è il primo”, ha affermato Mike Ryan, responsabile delle emergenze dell’Oms, che ha aggiunto di sperare che la dichiarazione dell’emergenza sanitaria globale possa portare a un’azione collettiva contro le malattie.

 

“Anche se sto dichiarando un’emergenza sanitaria pubblica al momento di interesse internazionale, questa è un’epidemia che si concentra tra gli uomini che hanno rapporti sessuali con uomini, in particolare quelli con più partner sessuali“, ha detto Tedros. “Ciò significa che questo è un focolaio che può essere fermato con le giuste strategie nei gruppi giusti”. Il vaiolo delle scimmie è stato rilevato al di fuori dei Paesi africani, dov’è endemica, a inizio maggio quando sono stati tracciati decine di focolai in Europa, Nord America e altrove. Decessi per il vaiolo delle scimmie al momento sono stati segnalati solo in Africa, dove si sta diffondendo una versione più pericolosa del virus, in Nigeria e in Congo. In Africa il vaiolo passa alle persone principale tramite animali selvatici come i roditori.

La massima esperta dell’Oms sul Vaiolo delle scimmie, la dottoressa Rosamund Lewis, ha affermato questa settimana che il 99% di tutti i casi di Vaiolo delle scimmie al di fuori dell’Africa sono stati rilevati in uomini e che il 98% di questi riguarda uomini che hanno rapporti sessuali con uomini. Gli esperti sospettano che i focolai di Vaiolo delle scimmie in Europa e Nord America si siano potuti diffondere per via sessuale in due rave in Belgio e Spagna.

La Monkeypox è “un’infezione zoonotica (trasmessa dagli animali all’uomo) causata da un virus della stessa famiglia del vaiolo (Poxviridae) ma che si differenzia da questo per la minore trasmissibilità e gravità della malattia che provoca. Il nome deriva dalla prima identificazione del virus, scoperto nelle scimmie in un laboratorio danese nel 1958. È diffuso in particolare tra primati e piccoli roditori, prevalentemente in Africa. Nelle aree endemiche è trasmesso all’uomo attraverso un morso o il contatto diretto con il sangue, la carne, i fluidi corporei o le lesioni cutanee di un animale infetto. Il virus è stato identificato per la prima volta come patogeno umano nel 1970 nella Repubblica Democratica del Congo. Dalla sua scoperta, casi umani sono stati riportati in diversi paesi africani. Attualmente la malattia è endemica in Benin, Camerun, Repubblica Centro Africana, Repubblica Democratica del Congo, Gabon, Gana (solo casi in animali), Costa d’Avorio, Liberia, Nigeria, Repubblica del Congo, Sierra Leone, e Sud Sudan”, si legge sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità.

Nei Paesi non endemici la maggior parte dei casi è stata identificata nei maschi tra 18 e 50 anni, “principalmente in Msm (men who have sex with men). Particolari pratiche sessuali hanno facilitato la trasmissione del Mpx tra gruppi Msm con partner multipli, tuttavia potenzialmente sono possibili casi di trasmissione in altri gruppi di popolazione”. Il virus non si trasmette facilmente da persona a persona, i sintomi sono febbre dolori muscolari, cefalea, rigonfiamento dei linfonodi stanchezza e manifestazioni cutanee quali vescicole, pustole, piccole croste.

“Il vaiolo delle scimmie è fuori controllo, non c’è motivo legale, scientifico o sanitario per non dichiarare un’emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale”, aveva twittato venerdì sera Lawrence Gostin, professore di diritto sanitario americano e direttore del Centro per il diritto sanitario dell’Oms. “La situazione è sotto costante monitoraggio ma non si ritiene debba destare particolare preoccupazione“, ha dichiarato invece il direttore generale della prevenzione del Ministero della Salute italiano, Gianni Rezza.

 

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.