Più di tre milioni di italiani sono rimasti incollati davanti alla televisione per assistere alla schiacciante vittoria con la quale le ragazze del Volley si sono sbarazzate della Francia, conquistando la semifinale di domani a Bruxelles. Il dato è stato rilanciato ieri – con giustificato orgoglio – dall’ufficio stampa della Fipav e, con i sold out registrati nei palazzetti italiani e nella suggestiva serata all’Arena di Verona, confermano un m omento decisamente felice. La partita di lunedì a Firenze ha rappresentato al tempo stesso il programma più visto nel prime time della Rai e l’evento sportivo del momento nel capoluogo toscano. Al modernissimo PalaWanny era presente il pubblico delle grandi occasioni con spettatori d’eccezione tra i quali il presidente della Fiorentina, Rocco Commisso, visibilmente coinvolto dal match che ha visto le azzurre dominare in lungo e in largo. Al di là del campo, dunque, possiamo dire che tra i successi più importanti raggiunti da queste ragazze c’è certamente quello di essere entrate definitivamente nel cuore degli italiani.

Domani in Belgio le ragazze di coach Davide Mazzanti giocheranno per accedere alla finale dove avrebbero la possibilità di difendere il titolo continentale conquistato due anni fa a Belgrado. Rispetto ad allora si registra la crescita esponenziale della Ekaterina Andropova che, gara dopo gara, sta dimostrando di essere la vera arma in più di una nazionale che fa del gruppo comunque la propria forza. Non è un caso che anche Paola Egonu sia tornata a far parte della rappresentativa azzurra dopo gli sfoghi e le polemiche del passato. Pur non essendo la titolare inamovibile di un tempo, l’opposto in forza a Monza ha dimostrato di poter tornare ancora utile, e non poco, alla causa azzurra. La sua classe, la sua potenza sono ancora preziose per una squadra in grado di variare gioco e schemi con naturalezza sorprendente. Domani alle 17 l’Italia avrà di fronte la Turchia, una vecchia conoscenza. Il pronostico è leggermente a favore delle azzurre che dovranno dimostrare, anche lontano dall’Italia (finora hanno sempre giocato in casa) di essere le più forti d’Europa. Lo hanno già fatto. E gli italiani se lo ricordano bene.