La misura voluta dalla Regione Lazio
500mila euro per le imprese della pesca. Onorati: “Misura necessaria per ripartire dopo lo stop della pandemia”
Un aiuto per le imprese di pesca che hanno subito lo stop a causa della pandemia di coronavirus. La Regione Lazio ha pubblicato un bando nell’ambito del Feamp, il Fondo Europeo per gli affari marittimi e la pesca, che stanzia 500 mila euro per sostenere il settore che ha subito un arresto a causa della pandemia nel periodo tra il 1° febbraio 2020 e il 31 dicembre 2020.
CHI SONO I BENEFICIARI
Il bando, che scade il 29 luglio, è indirizzato a una categoria specifica. I destinatari, infatti, sono gli armatori di imbarcazioni da pesca iscritti nel Registro delle imprese di pesca, la cui imbarcazione abbia svolto un’attività in mare per almeno 120 giorni nel corso del 2018 e 2019.
Nel caso di un peschereccio registrato nell’apposito Registro dell’Unione Europea da meno di due anni alla data di presentazione della domanda di sostegno, i giorni minimi di attività di pesca richiesti sono calcolati come percentuale di 120 giorni degli anni 2018 e 2019.
Prima della presentazione della domanda di sostegno alla Regione gli armatori dovranno aver presentato ai competenti Uffici Marittimi la documentazione prevista dalla circolare del Mipaaf n. 6485 del 27/03/2020. Il bando scade il 29 luglio. Tutti i dettagli saranno pubblicati su lazioeuropa.it
L’ATTENZIONE DELLA REGIONE
L’iniziativa è stata fortemente voluta dell’assessora regionale all’Agricoltura Enrica Onorati, la quale ha dichiarato di aver chiesto, sin dalle prime settimane dell’emergenza sanitaria, di attivare tutti gli strumenti a disposizione in termini di risposte e risorse per il settore della pesca. “Insieme ai colleghi delle altre Regioni – dichiara l’Assessora Onorati – abbiamo poi chiesto al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (MiPAAF) la modifica del Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca, gestito e coordinato a livello nazionale, per poter riconoscere un indennizzo alle imprese della pesca, messe in seria difficoltà dal fermo delle attività causato dalla emergenza sanitaria”. Onorati, quindi, la considera una misura necessaria e doverosa, soprattutto per garantire agli armatori di imbarcazioni da pesca di recuperare quanto perduto e riprendere così la propria attività.
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