L’emergenza rifiuti a Roma continua a infiammare la sfera politica. Oltre che creare disagi mostruosi ai romani: il caldo infatti sta acuendo il problema. I cassonetti sono maleodoranti e i cumuli di immondizia rendono impietoso lo scenario. Ecco allora che dopo aver lanciato la ciambella di salvataggio alla Capitale (dando il via libera al conferimento in discarica a Viterbo), oggi Zingaretti manda un messaggio chiaro alla Raggi: “O si trova una soluzione o commissario Roma”.

AUT AUT DELLA REGIONE

Il Governatore, sotto attacco anche lui per il balzello di responsabilità rimpallate col Campidoglio, ha duramente strigliato il Comune: «Sull’emergenza rifiuti confido, spero e faccio un appello affinché Roma Capitale assolva i suoi doveri. Se non lo fa è già deciso che si andrà avanti con il commissariamento».

APPELLO AL PREFETTO

La Raggi però non ci sta a passare per il capro espiatorio. E fa appello al Prefetto per monitorare questa situazione assurda. Dal Campidoglio è partito un incartamento per Palazzo Valentini con cui si denunciano tutte le “omissioni della Regione” e i mancati interventi per boicottare il piano a Cinque stelle sui rifiuti. Sicuramente in uno scenario di giochi politici è davvero difficile andare avanti.

ZINGARETTI VS CALENDA: BOTTA E RISPOSTA AL VETRIOLO

Zingaretti ha poi spostato il tiro verso il competitor più temuto dal Pd in vista delle elezioni, Carlo Calenda: «vedo che Calenda oggi straparla e conferma che spesso lo fa senza conoscere nulla delle cose che dice. Si nutre in maniera distruttiva e devastante delle polemiche, ma ai romani servono le soluzioni. Sono polemiche totalmente infondate perché non sa di cosa parla», ha concluso il governatore. La risposta del leader di Azione e candidato sindaco con la propria lista civica è arrivata nel giro di 4 minuti netti: “Zingaretti le soluzioni le trovi nel nostro programma. Il piano rifiuti che hai fatto, in ritardo, non sta funzionando. Era pieno di buone intenzioni fondate sul nulla. Critichi la Raggi ma hai aperto la Giunta ai suoi colleghi. Passi lunghi e ben distesi”.

Franco Pasqualetti

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