Giovani abbandonati dallo Stato e sfruttati dai genitori
A 15 anni vende tutti i tipi di droga: blitz dei carabinieri nella vela Gialla, il padre prova a farlo scappare
A 15 anni vende tutti i tipi di droga, dalla cocaina al crack passando per eroina e cobret, e quando viene scoperto dai carabinieri viene aiutato dal papà a scappare. E’ quanto avvenuto nelle scorse ore a Scampia, periferia nord di Napoli, dove il giovane, che da poche settimane ha compito 15 anni è stato arrestato per detenzione di droga ai fini di spaccio.
Il ragazzino è stato sorpreso a spacciare droga nel lotto M di viale della Resistenza, all’interno della vela Gialla. Quando si è accorto di essere l’obbiettivo del controllo dei militari è fuggito ma dopo qualche metro è stato bloccato. A raggiungere la pattuglia anche il padre che ha provato a lasciare una via di fuga al figlio, opponendosi con forza ai militari. Poi ha tentato di nascondere le droga che il piccolo non aveva ancora smerciato. Lo sforzo però è stato inutile con i carabinieri che hanno trovato addosso al 15enne tre dosi di cocaina, 11 di crack, 10 di eroina e 21 di cobret. Il padre è stato denunciato per resistenza mentre il giovane è stato condotto nel centro di prima accoglienza dei Colli Aminei, in attesa di giudizio.
Si tratta dell’ennesimo caso di minori sorpresi a vendere droga. Giovanissimi che finiscono nella rete della malavita, con il benestare dei genitori (spesso anche loro coinvolti nei traffici illeciti), perché attratti dal guadagno facile in un contesto di assoluto degrado e di latitanza da parte delle Istituzioni e perché sfruttati dagli stessi clan in virtù della loro giovane età che porta a ricevere pene più lievi.
A inizio agosto una inchiesta coordinata dalla procura di Torre Annunziata e condotta dai carabinieri ha svelato il ruolo dei bambini nel Rione Poverelli del comune vesuviano. Giovani tra gli undici e i dodici anni i ragazzini che i genitori hanno “addestrato” e obbligato a consegnare le dosi di cocaina ai clienti affezionati. Bambini che non possono essere arrestati perché non hanno raggiunto nemmeno l’età imputabile. In una intercettazione è emerso che un genitore chiede al figlio, appena undicenne di eseguire una consegna (10 grammi di cocaina) ma lui si rifiuta: “Mi scoccio” dice. Il diniego innesca l’immediata reazione dei suoi genitori: “Che bastardo” replica la madre al figlio reticente, incalzata dal padre che rincara la dose: “Com’è infame”. Per la consegna, a questo punto, si offre la sorella del ragazzino, anche lei minorenne, ma arriva la telefonata del fidanzato che è in carcere e la ragazza cerca di convincere il fratello offrendogli 10 euro come ricompensa. Il ragazzino accetta.
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