La tragedia nel reggino
A fuoco l’uliveto di famiglia, muoiono tra le fiamme due persone: erano zia e nipote

Due persone sono morte a causa di un incendio che è divampato in un uliveto di loro proprietà in località Gutta di San Lorenzo, Reggio Calabria. Si tratta di una donna e di suo nipote. Margherita Cilione, di 53 anni, e Antonio Cilione, di 34 anni. Secondo quanto scrive l’Ansa le vittime sarebbero state investite dalle fiamme mentre tentavano di evitare che l’incendio raggiungesse l’uliveto. I due corpi sono stati ritrovati nei pressi di un mezzo agricolo, nella proprietà.
L’uomo, ex consigliere comunale a Bagaladi durante l’amministrazione del sindaco Federico Curatola, lascia moglie e due bambini piccoli. La zia era vedova e madre di tre figli. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia di Stato, i carabinieri della stazione di Bagaladi e i carabinieri forestali del Parco d’Aspromonte. Gli incendi stanno interessando diverse località dell’Aspromonte.
Le fiamme stanno imperversando da giorni in diverse località del Mediterraneo. La Turchia è in piena emergenza come la Grecia. Le fiamme hanno minacciato anche la capitale Atene, a nord della quale diverse località sono andate a fuoco, e località turistiche dove numerosi ospiti sono stati costretti a evacuare. Fino a ieri in Tuechia si contavano almeno otto vittime.
In Italia le aree più interessate dai roghi sono state la Sicilia e la Sardegna nei giorni scorsi. Secondo Legambiente nel 2020 sono stati divorati dal fuoco oltre 62.623 ettari, il 18% in più rispetto all’anno precedente. I reati accertati ammontano a 4.233 (+8,1%); 552 le persone denunciate per incendio doloso e colposo (+25,2%); 18 quelle arrestate (+80%), 79 i sequestri effettuati (-29,5%). Ben l’82% della superficie bruciata e il 54,7% dei reati si concentrano tra Campania, Sicilia, Calabria e Puglia, seguite a poca distanza dal Lazio.
I dati si riferiscono all’anno scorso, ma il trend non sembra purtroppo dissimile nella stagione estiva in corso. Da settimane centinaia di incendi stanno divorando ampie porzioni della Penisola raggiungendo in alcuni casi, come in Sicilia, Sardegna, Calabria e Abruzzo, estensioni raramente osservate prima d’ora. Legambiente aggiunge che eventi definiti ‘estremi’ si stanno moltiplicando, poiché superano la capacità di controllo, con un’intensità superiore ai 10.000 kW/m e una velocità di propagazione oltre i 3 km/h. Una tendenza preoccupante che fa il paio con l’aumento rilevato anche per il 2020 del numero dei fenomeni incendiari in tutto il territorio nazionale.
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