Il primo scarico, già iniziato, prevede 200 tonnellate di cibo. Un corridoio marittimo aperto da Cipro che ha fatto strada sulla costa dell’enclave palestinese, destinato a soccorrere la zona a nord della Striscia, dove la situazione umanitaria è sempre più grave e il cibo scarseggia da giorni. La nave colma di provviste arrivata oggi a Gaza è la risposta alle pressioni della comunità internazionale su Israele per permettere a più aiuti umanitari possibili di raggiungere la Striscia  e per assistere più di 500.000 persone ad un passo dalla carestia, e la soluzione meno problematica dopo il caos scaturito dal lancio dei paracadute.

Il trasporto degli aiuti via nave, a cui hanno aderito Stati Uniti, Germania, Grecia, Paesi Bassi, Italia, Emirati Arabi e Regno Unito era stato annunciato venerdì scorso da Ursula von der Leyen, ma seppur carico di 200 tonnellate resta insufficiente per contrastare la grave crisi umanitaria nella Striscia. A Cipro, nel frattempo, è prevista la partenza di una seconda nave di aiuti, più grande e capiente della prima.

Il molo

Resta il problema dello scarico: non ci sono porti funzionanti e nei giorni scorsi erano stati Open Arms e il World Central Kitchen a costruire un piccolo molo temporaneo, a sud-ovest di Gaza City, dove la nave è stata collegata. Aiuti, in tal senso, dovrebbero arrivare anche dagli Stati Uniti, ma rischiano di prolungare ancora i tempi per la distribuzione del cibo.

Israele diffonde video di spari su palestinesi in attesa di ricevere aiuti

Intanto Israele ha diffuso un video degli spari su palestinesi in attesa di ricevere aiuti umanitari. Dopo la morte di almeno 29 persone a causa di un bombardamento delle forze di Israele a Gaza City, sui canali social dell’IDF sono state pubblicate immagini di uomini armati intenti a sparare sulla folla. I colpi sono esplosi nel nord di Gaza dove successivamente è passato il convoglio. Il filmato risalirebbe a un’ora prima che i camion degli aiuti arrivassero in un corridoio.

Redazione

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