Chi lavora con pazienti contagiati dal Coronavirus o studia il Covid-19 in laboratorio non ha scoperto tutto di questo nuovo, terribile nemico. C’è infatti un virus silente che vive per ore, giorni, settimane o mesi nell’organismo di un soggetto apparentemente asintomatico. Ma da un momento all’altro può riproporsi nella sua forma più terribile. Lo conferma Giulio Tarro, primario emerito del Cotugno, virologo che nel ’73 permise alla Campania di debellare il colera e che alla fine dell’anno scorso è stato premiato dal Pnas (nel Plaza di New York) come miglior virologo dell’anno.

Tarro spiega che il Coronavirus può presentarsi in forma silente o latente. “Parliamo di virus latente perché non dà sintomi e si nasconde. In tanti anni di lavoro in laboratorio abbiamo individuato molte forme di virus latenti come quello dell’herpes zoster o il virus citromegalico che si nasconde nei linfociti. Cosa che si è verificata anche per il virus dell’epatite quando si scoprì che l’SV40 era cancerogeno. Gli esempi di virus latenti – aggiunge Tarro – non mancano, basti pensare al papilloma virus che riesce a nascondersi spesso: un virus latente non dà traccia di sé, ma può essere individuato con un tampone o accertando con un esame ematico la presenza degli anticorpi. Si sospetta che proprio un Coronavirus silente abbia provocato, nell’ospedale di Giugliano, la morte di una 55enne, figlia di un imprenditore di Mugnano deceduto qualche settimana fa proprio per contagio da Covid-19. Stando a contatto con il genitore, la figlia, sottoposta a tampone orofaringeo, risultò positiva e fu messa in quarantena.

Il contagio, dopo un doppio accertamento negativo con tampone, risultò superato. Accusando un improvviso malore, la donna è stata ricoverata nuovamente all’ospedale di Giugliano dov’è deceduta. Secondo i parenti per un ictus, a giudizio dei medici per una possibile leucemia fulminante. Sul corpo della donna, dopo il decesso, è stato però eseguito un nuovo tampone risultato positivo al Coronavirus, procedura che ha obbligato i sanitari a includere quel decesso nella lista dei defunti per contagio da Covid-19. Le parziali conoscenze scientifiche sul Coronavirus non consentono agli addetti ai lavori di chiarire quanto dura la vitalità degli anticorpi.

La 55enne era risultata positiva al Covid e, sottoposta alle cure necessarie, era guarita (come hanno confermato i due tamponi negativi di controllo) sviluppando gli anticorpi al virus. Quanto dura questa immunità? Giorni, settimane, mesi? O cambia da soggetto a soggetto? La positività della signora anche al tampone eseguito post mortem lascia aperta un’ipotesi, altrettanto concreta, di un secondo nuovo contagio da Coronavirus silente.

Ieri, intanto, il governatore Vincenzo De Luca, accompagnato dal direttore generale dell’Asl Napoli 3 Gennaro Sosto e dal direttore sanitario Gaetano D’Onofrio, ha visitato l’ospedale di Boscotrecase dichiarandosi soddisfatto per l’organizzazione della struttura e per il numero di pazienti curati e guariti dal Coronavirus. Da ieri è operativo a Ponticelli anche l’ospedale modulare realizzato sui 4mila metri quadrati del parcheggio dell’Ospedale del Mare. Sono pronti i primi due moduli, ognuno da 24 posti letto, che accoglieranno pazienti contagiati dal Coronavirus. Tra una settimana dovrebbe essere operativo anche il terzo che permetterà alla struttura di disporre di 72 posti per pazienti Covid.

In fase avanzata e prossimi al completamento, infine, sono anche i due ospedali modulari (ognuno con 24 posti letto) realizzati al Ruggi d’Aragona di Salerno e nell’ospedale Sant’Anna di Caserta che dovrebbero evitare la gestione promiscua di malati Covid e No-Covid nelle strutture ospedaliere.