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A Milano il terzo polo resiste, ma in Lombardia va in pezzi. E Forza Italia ne approfitta

“In prospettiva futura siamo sempre fermamente convinti che la città abbia bisogno sempre di più di un approccio realistico e riformista, che guardi ai bisogni dei cittadini e non solo a dinamiche ideologiche o a sparate propagandistiche. Milano è la città del Riformismo e tale deve restare. “ Gianmaria Radice, consigliere comunale di Italia Viva, risponde così se gli si chiede cosa stia tenendo miracolosamente in piedi il gruppo “I Riformisti” nel parlamento cittadino della metropoli. Anzi, ricorda che negli anni il gruppo ha raddoppiato – da due a quattro- i componenti e ha mantenuto un assessorato.
I precedenti di Campiotti, Rossi e Licata
Che sia l’ aria del riformismo milanese o che la distanza dai temi nazionali sia salutare, resta il fatto che fuori da Palazzo Marino è tutta un’altra storia.
Già mesi fa Filippo Campiotti e Federico Rossi, esponenti di spicco dei renziani milanesi erano usciti dal partito per approdare a Forza Italia. Il primo, incassando presto un ruolo a livello lombardo. In questi giorni, la stessa strada politica l’ha percorsa Giuseppe Licata, consigliere regionale eletto a Varese per Italia viva. Il suo passaggio in maggioranza ha destato qualche perplessità, ma è stato ovviamente salutato con grande favore de tutta la dirigenza azzurra e perfino dal leader Tajani, nel corso di una conferenza stampa. Al di là degli schieramenti politici, nella scelta di Licata ha giocato anche una questione territoriale, visto che nel varesotto Forza Italia offre spazio politico. “Dopo il tramonto del progetto del Terzo Polo a cui avevo fortemente creduto fino a diventarne esponente in Consiglio Regionale – ha dichiarato Licata -, ho deciso di sfuggire a logiche attendistiche, che avrebbero indebolito la mia incisività nelle battaglie che voglio continuare a condurre” ha spiegato il Consigliere.
Vizzardi e Noja
Ma il disagio del fallimento terzopolista non è finito lì. Due giorni dopo ha annunciato la sua uscita dal gruppo anche il consigliere di Azione Massimo Vizzardi, con destinazione gruppo misto: “ Mi ero candidato al Consiglio Regionale a sostegno del progetto di Terzo Polo, quindi di una realtà politica pragmatica, liberale e popolare. Nel tempo si sono palesate difficoltà confermate in occasione delle elezioni europee. Oggi il gruppo non ha più motivo di esistere e la mia ne è una presa d’atto”. Rimane sola Lisa Noja, che prendendo atto del disfacimento dei liberal-certristi, non ha più problemi di convivenze: “Per quanto mi riguarda, coerentemente col mandato ricevuto dagli elettori, andiamo avanti con il nostro lavoro in consiglio regionale, in ferma e determinata opposizione alla maggioranza che sostiene la pessima Giunta Fontana, che non sta lavorando per il bene dei cittadini e delle cittadine lombarde”.
Forza Italia non nasconde appetiti
Oltre a Forza Italia, interessato a raccogliere i frammenti terzopolisti in fuga potrebbe essere anche Noi Moderati, magari creando un gruppo ex novo attraverso una campagna acquisti. La dinamica è un po’ da mal di testa: Letizia Moratti che si era presentata alle regionali concorrente della destra, appoggiata da renziani e calendiani (questi ultimi che avevano già arruolato da Forza Italia i parlamentari lombardi Gelmini e Versace), ora accoglie tra gli azzurri (quindi nella maggioranza di centrodestra) pezzi di Italia Viva, mentre la civica che la appoggiava – guidata da Manfredi Palmeri – resta in minoranza. Fatto sta che Forza Italia è passata da sei a nove consiglieri e seppur con esibita sobrietà, non nasconde appetiti per nuovi posti nel governo della regione: “Una volta Maroni disse in una conferenza stampa che non ci sarebbe stato alcun rimpasto – ricorda il coordinatore regionale azzurro Sorte – ma il giorno dopo tutto cambiò”. Insomma, nessuna rivendicazione, ma parlano i numeri…
Il vortice centrista al Comune
E tornando al Comune di Milano, difficile pensare che tutto questo vortice centrista non si faccia sentire anche lì. Se Radice blinda ” Riformisti” (“Siamo posizionati nel centro-sinistra Milanese ovvero quello Riformista. Stiamo lavorando insieme, mantenendo la nostra autonomia nella maggioranza. Abbiamo adottato la strategia di tenerci lontani dalle polemiche nazionali”) sarebbe sempre Forza Italia a muoversi: rumors parlano di frequenti tentativi di approccio.
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