Ha accoltellato cinque persone, tra cui un bambino ferito alla gola. È l’accusa gravissima nei confronti di un 26enne fermato questa sera dalla polizia a Rimini. 

La brutale aggressione è avvenuta in serata sull’autobus della linea 11 proveniente da Riccione, dove all’uomo è stato chiesto da due controllori di esibire il biglietto. Di fronte alla richiesta l’aggressore, che secondo l’Ansa è di origini somale, ha estratto un coltello colpendo i due addetti, una in modo superficiale al collo e la seconda alla spalla.

L’autista dell’autobus di linea è stato così costretto ad aprire la porta consentendo la fuga dell’uomo dal mezzo.

Immediata la segnalazione, con la polizia che lo ha inseguito: nella fuga l’uomo, di 26 anni, ha accoltellato altre tre persone, tra cui una donna e un bambino colpito alla gola, provocando in totale cinque feriti. Le circostanze degli ulteriori tre ferimenti devono ancora essere chiarite.

Le due controllori ferite sono state ricoverate al Bufalini di Cesena non in pericolo di vita; sono in corso verifiche sulle condizioni degli altri feriti.

Bloccato infine dagli agenti di polizia, nei suoi confronti è stato disposto il fermo dal pm Davide Ercolani, che sta coordinando le indagini. Al momento non è esclusa alcuna pista riguardo il movente dell’aggressione: la procura sta infatti tentato di capire i contorni nei quali è maturata tutta la vicenda.

Secondo quanto apprende l’Ansa non ci sarebbero elementi che possano ricondurre il 26enne somalo ad ambienti terroristici o estremistici. Gli investigatori, anche sulla base della reazione dell’uomo, non escludono che fosse sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.

Senza precedenti, il giovane era ospitato in una struttura della Croce Rossa e già in passato aveva manifestato una personalità violenta e aggressiva. Il 26enne era arrivato da alcuni anni in Europa ed era stato in altri paesi prima di arrivare in Italia, dove alcuni mesi fa aveva presentato domanda per lo status di rifugiato.

 

Redazione

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